Vita Armonica e Appagante: 5 consigli Per Essere un Osservatore Consapevole.....20....10....16

Vita Armonica e Appagante: 5 consigli Per Essere un Osservatore Consapevole

Sono felicissima di aver “incontrato” durante il mio percorso di crescita spirituale un’Anima meravigliosa come quella che sto per presentare qui ora. Egli é un Essere in cammino, come tutti noi che affrontiamo la vita ogni giorno superando mille ostacoli e difficoltà, cercando sempre di trovare soluzioni con fiducia nel Futuro e nell’Universo.

 

Sono onorata di poter ospitare su crescitaspirituale.it questo meraviglioso post di Youssef Assenou, proprietario dell’interessante blog helloeco.live, perché condivido appieno i concetti che lui riporta e che ritengo necessari conoscere per affrontare le sfide che la vita ci pone davanti!
Grazie Youssef!

Laura Callegaro | Crescitaspirituale.it

 

In questo articolo voglio mostrati quali insegnamenti ho ritenuto più utili per vivere bene e di migliorare molti aspetti della mia vita. Molto spesso mi sono trovato in situazioni oppure ho incontrato persone che mi hanno scoraggiato e mi hanno tolto molta energia. Questo accade ancora ma di recente sono riuscito a trovare dei modi per far sì che questi momenti siano solo dei MOMENTI, alimentando così le mie caratteristiche potenzianti anziché quelle depotenzianti.

So che il titolo può essere un po’ pretenzioso ma ti assicuro che se segui questi consigli, ti si parerà davanti una nuova vita intinta di amore e di saggezza.

Ma prima di incominciare ti racconto una breve storia. Anni fa c’era un ragazzo molto giovane, timido e diverso dagli altri. Questa sua diversità lo aveva portato spesso ad isolarsi dai suoi coetanei perché non era in sintonia con loro. Nel corso degli anni conosceva ragazzi e ragazze che gli mostravano ciò che per loro era il massimo. Conduceva una vita all’ombra dei desideri altrui senza badare a ciò che realmente egli desiderava. E così cambiò compagnia diverse volte, conducendo una vita vuota e senza senso. Un giorno, questo ragazzo decise di attenuare queste ricerche e di iniziare a spostare la sua attenzione dall’esterno verso l’interno. Iniziava così il viaggio all’interno di se stesso. Trovava suggestivo cercare sempre nuovi modi per conoscere la verità, la propria verità. Anche se leggere non gli era mai piaciuto prima di allora, leggeva spesso libri di autoanalisi, di crescita personale e di meditazione. Trovava conforto nelle parole degli autori dei libri perché sapevano cosa stesse passando. Aveva molta fiducia in questo percorso perché finalmente aveva trovato uno scopo personale: la ricerca di sé. Guardava tanti video, leggeva tanti articoli, scriveva tante parole e pian piano sentiva che qualcosa in lui stava cambiando. Dopo tante difficoltà percepiva che la vita gli stava proponendo ciò che egli desiderava. Tutto questo però non bastava a dissipare la sua infelicità. Malgrado ciò egli continuava nel suo percorso perché percepiva nel profondo che quella era la sua strada. Questa ricerca però scaturiva nel ragazzo un distaccamento emotivo verso l’esterno. Egli si rendeva conto che più cercava dentro e più si allontanava dalla società e dalle persone. Questo comportamento gli creava molto disagio perché sentiva che la sensazione di isolamento non era scomparsa, anche se i rapporti che aveva con le persone erano migliori rispetto al passato. Allora gli venne in mente una frase di uno dei suoi libri preferiti, molto semplice ma anche molto incisiva: ” tutto è Uno”. TUTTO È UNO. Iniziava a capire che conoscere delle determinate cose non bastava più. Aveva bisogno di condividerle con il mondo. Ed ecco che partiva il suo viaggio alla scoperta delle persone.

Ti è piaciuto il viaggio di questo ragazzo? Beh non è finito perché quel ragazzo che ormai è un uomo sta ancora viaggiando tra le intemperie, cercando costantemente un equilibrio. Quest’uomo sono io. Oggi la cosa più importante che ho imparato nella vita è che ho ancora molto da imparare. Sembra un paradosso ma è così.

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Il primo consiglio è quello di non smettere mai di imparare.

Imparare significa apprendere da ogni persona e situazione ciò che è necessario per l’evoluzione della mia anima. Sono consapevole che devo passare ancora moltissime prove per essere libero. La libertà per me è la consapevolezza che ogni cosa è perfetta così com’è e che non è necessario il mio intervento per migliorarla. Dunque perché scrivere queste parole? La decisione nasce dal fatto che in base alla mia esperienza personale, ognuno ha bisogno di conoscere che la vita in fondo è una serie di lezioni che ti fanno vivere in maniera sempre più piena e appagante

. Imparare dai libri è una delle cose che mi ha permesso di essere quello che sono. Ciò che faccio quando leggo è non rappresentarmi mai nell’opinione dell’autore ma lasciare che le sue parole mi indichino solo la strada. Sono io che poi entro nella mia foresta inesplorata, e attraverso l’intuizione trovo la strada per casa. Chi non legge libri forse non capirà le mie parole. Se non hai mai letto un libro o leggi raramente ti consiglio di iniziare. Se invece apprezzi la lettura saprai di certo a cosa mi riferisco. Imparare ti dona la fiducia che stai diventando una persona migliore e che presto potrai realizzare le tue aspirazioni.

Il secondo consiglio è la fiducia.

Avere fiducia per me significa che ogni cosa che mi accade fa parte del gioco. Ogni pensiero, ogni situazione e ogni persona sono qui perché mi vogliono insegnare un aspetto della mia vita. Siamo tutti parte di una grande ruota che girava prima della nostra nascita e che continuerà a girare dopo la nostra morte(del corpo). L’insegnamento che traggo da questo la ciclicità della vita e che non ha bisogno di essere compresa per viverla con leggerezza. La vita in fondo è semplice: imparare a vedere la lezione nelle situazioni. In quel momento tutto diventa più chiaro e divino. La ruota che gira è perfetta e ogni persona è fondamentale per la sua ciclicità. Noi proveniamo dalla terra e in essa torneremo. Fa parte del gioco. La cosa che più affascina è che agli occhi di noi tutti può sembrare che vige solo caos in questo mondo, ma dietro al velo illusorio c’è un un piano ordinato e divino.

La nostra anima conosce perfettamente il suo potere e la sua eternità, le esperienze dolorose che viviamo sono il mezzo per ricordarlo. Nell’universo vigono la legge della sincronicità e dell’attrazione ed è chiaro che se non apprendiamo dalle esperienze dolorose, queste si ripeteranno all’infinito, anche in altri corpi, con personaggi e situazioni diverse.

Il terzo consiglio è quello di trarre lezione dalla sofferenza.

Agli occhi della nostra incoscienza la sofferenza è qualcosa da evitare perché ci sentiamo a disagio quando arriva. Ma agli occhi della nostra anima la sofferenza è necessaria per superare le proprie sfide karmiche. Perciò ogni volta che stai soffrendo per un amore perduto, per una persona cara, per la situazione economica o per il tuo lavoro ricordati che tutto è ciclico e che nulla dura per sempre. Il “Per sempre” non esiste. È un’invenzione della nostra testa per rassicurare il nostro Ego che se quella persona o quella cosa è presente, ci sentiremo meglio. Tuttavia, sto imparando a vedere oltre il velo dell’illusione anche se non sempre mi riesce. Quando una cosa mi fa soffrire, mi fermo e penso: cosa mi vuole insegnare questa situazione? Ed è così che riesco a dissipare il dolore che proviene da essa.

Questo atteggiamento mi dona grande fiducia perché molte volte noto che se permetto al flusso della vita di manifestarsi le cose vanno a posto da sole, anche senza il mio intervento. Anzi mi rendo conto che quando metto le mani, riesco solo a peggiorare la situazione. Perciò da quando ho cambiato la mia prospettiva, dall’esterno verso l’interno, è cambiata tutta la mia vita. Sto tutt’ora sbagliando, ma con una consapevolezza diversa, più attenta alla lezione piuttosto che a dare la colpa a qualcuno. Questo atteggiamento ha fatto crescere in me la pazienza che secondo la mia opinione è una delle virtù migliori di un essere vivente.

Il quarto consiglio è la pazienza e l’azione consapevole.

L’orso aspetta pazientemente e immobile che un salmone si avvicini, per catturarlo. La pazienza è un virtù che a volte mi sfugge perché incontro molte persone davvero cocciute e la mettono alla prova. Ma anche questo è parte del gioco. La lezione che ne traggo è imparare ad accettare i tempi delle persone così da lasciare andare il controllo e attendere con fiducia. Trovare rifugio nella pazienza mi ha insegnato a non essere pretenzioso ed abbandonare le aspettative. Quando abbandono le aspettative riesco a vedere le cose in maniera più obiettiva. Vivo senza il bisogno di inseguire la ricchezza, la gioia, la felicità o il desiderio con la fiducia che arriveranno al momento più opportuno. Questa prospettiva cambia il mio focus, accettando situazioni che in passato rifiutavo con tutto me stesso. Tuttavia la pazienza da sola non basta per concretizzare i propri progetti, ma dev’essere accompagnata dall’azione consapevole.

Qui le cose diventano difficili perché spesso quando mi metto a coltivare le mie passioni mi trovo in difficoltà se non ottengo i risultati sperati. Per questo mi rendo conto che l’azione e la pazienza devono andare insieme mano nella mano. Il concetto di seminare è molto importante, come è importante curare, accudire e innaffiare il seme, estirpando le erbacce che si formano attorno. In questo modo il seme crescerà e un giorno diverrà una pianta con le radici forti e robuste. Le nostre passioni sono il seme da coltivare e avere fretta di realizzarle le danneggia. Per questo motivo bisogna avere pazienza e fiducia negli eventi cogliendo i segnali che concretizzeranno certamente i nostri progetti. Il trucco è mettere Amore nelle nostre attività e queste ti renderanno grande beneficio a lungo termine.

Il quinto consiglio è quello di essere nel Qui e Ora.

Le condizioni sociali e familiari spesso ci bloccano e ci mettono in difficoltà nel vivere il presente. Queste situazioni solitamente ritornano nella nostra vita come fantasmi, pronti a disturbare la nostra quiete. Di conseguenza ripensiamo agli errori commessi o ai torti subiti, riesumando le stesse emozioni che hanno generato. Nasce così la paura di rivivere certi momenti, concentrandoci sul futuro. Questo atteggiamento è il modo che utilizza il nostro Ego per evitare di soffrire. Ma ti assicuro che nulla più di questo allontana dalla verità. Quando siamo pervasi da alcune emozioni spiacevoli, cerchiamo in ogni modo di evitarle.

Succede a tutti. La cosa importante è non farsi travolgere da esse, accettandole perché sono una nostra creazione. Noi, come creatori consapevoli, sappiamo che quell’emozione è solo un’illusione e tutto quello che possiamo fare è imparare da essa. Il passo successivo è quello di lasciarla andare. D’altronde tutto è ciclico. Impariamo a lasciare andare il passato e avere pazienza per il futuro. Così potremmo vivere pienamente il Qui e Ora.

Ricapitolando, per vivere in armonia e appagamento hai bisogno di essere in uno stato di costante apprendimento, da te stesso, dalle persone e dagli eventi della tua vita. Questo atteggiamento ti dona la fiducia che ogni cosa volge a tuo favore. Non sempre avere fiducia è facile perciò tenderai a soffrire. Ma quando saprai trarre la lezione dalla sofferenza, sarà sempre più facile per te destreggiarti durante la quotidianità. Ricorda che se soffri, fai un passo indietro e chiediti: cosa mi vuole insegnare questa situazione?

Da quel momento prendi una decisione e vai avanti. Evita di dare colpe. Sono inutili e distruttive. La sofferenza è inevitabile per questo è importante avere fiducia nella risoluzione. Basta avere un pò di pazienza. Inoltre coltiva le tue passioni senza esserne ossessionata/o. L’azione è fondamentale, ma ha bisogno di essere accompagnata dalla pazienza, che è il tuo palo portante per non mandare tutto all’aria. Infine trova conforto nel Qui e Ora e vivrai in maniera piena e consapevole.

Con questo chiudo il post e grazie alla mia collaboratrice Laura Callegaro che mi ha ospitato nel suo salotto :)

Namasté

 

Crescita Spirituale

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