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Vivere senza sforzo

di Vincenzo Bilotta

La Vita va vissuta e non combattuta. Gran parte delle persone vive in uno stato di “non accettazione” degli accadimenti quotidiani. Questa non accettazione, poiché la maggior parte delle volte è portata avanti nel tempo, porta ad uno spreco di energie.

Vivere senza sforzoInfatti, quando si vive nella non accettazione della Vita così com’è, inevitabilmente si sprecano energie in quanto si è in una condizione di sforzo continuo. Tutti abbiamo potenzialità infinite. Se potessimo paragonarci ad un’automobile, di sicuro saremmo una Ferrari o una Lamborghini, se preferite. Fin qui tutto ok. Il problema è che non riusciamo a sfruttare le potenzialità del bolide che è in noi, semplicemente perché camminiamo col freno a mano tirato!

Per quanto veloce possa essere un’autovettura, col freno a mano tirato non si va da nessuna parte e si rischia, oltretutto, di far danni e bruciare sia freni che motore. Eppure, la maggior parte della gente vive così. Si tende a vivere di aspettative, a lamentarsi se le cose non vanno bene, ad opporre resistenza nei confronti di ciò che non volevamo accadesse nella nostra Vita. E come conseguenza avremo stress, disturbi psicofisici, inconsapevolezza, disagi di diverso tipo. Tutto a causa di una non accettazione di un evento/persona

Vale la pena vivere sotto sforzo continuo, lamentandosi di tutto e resistendo a ciò che è? No! Non ne vale la pena, anche perché ciò, a lungo andare, ci costerà molto in termini di energia e benessere in generale. La Vita è fatta per essere vissuta senza sforzo. Il fatto di resistere ad essa, è dovuto ai sistemi educativi sbagliati che ci hanno insegnato a lottare per sopravvivere, vedi Darwin… Se riuscissimo a capire che noi siamo i creatori della nostra realtà e che ogni esperienza arriva per insegnarci qualcosa, capiremmo, di conseguenza, che la Vita va vissuta e non combattuta.

Dopotutto, è anche vero che la vita è ciò che di lei pensiamo. Il pensiero crea. Ricordatevi che non soffrite a causa degli eventi. La sofferenza parte da un modo di pensare dissonante rispetto all’evento vissuto. Solo se si è in risonanza con la Vita, si fluisce con essa. Quando si lotta per andare avanti c’è qualcosa che non va.

Noi siamo nati per vivere senza sforzo e fluire con la Vita. Non siamo stati progettati per resistere agli eventi o rifiutarli in tutto o in parte. La non accettazione della realtà porta, alla lunga, alla sofferenza psicofisica. Il nostro modo di pensare è causa delle nostre sofferenze. La colpa non è della vita. Siamo noi che resistiamo agli eventi invece di accoglierli così come arrivano a noi.

Ovviamente, accogliere un evento non significa subirlo passivamente. Semmai, accettando una situazione/persona, limitiamo il dispendio di energie che si verificherebbe qualora, invece, decidessimo di lottarci contro. Solo accettando ciò che è, possiamo sperare di cambiare una situazione, trasformandola magari a nostro vantaggio.

Alcuni eventi non si possono cambiare, altri, invece, sì. In ogni caso, occorre accoglierli senza resistervi. Da quel momento in poi, si verificherà una trasformazione nella nostra Vita. Quando accettiamo una situazione/persona senza opporvi più resistenza, infatti, subiamo una trasformazione interiore in quanto, dal momento in cui accettiamo un determinato accadimento, cambiamo noi nei confronti della Vita.

Quando cambiamo noi, inevitabilmente cambia anche il mondo esteriore. Dopotutto il mondo siamo noi. Potremmo dire che noi siamo i proiettori del mondo. Dipende da quello che pensiamo e siamo. Il nostro pensare ed agire determinerà ciò che andremo a vivere e sperimentare.

Capire questo fa la differenza, a patto che si sia pronti a smetterla di dare sempre e comunque la colpa agli altri e si cominci ad assumere un atteggiamento responsabile nei confronti della nostra Vita. Siamo noi, attraverso i nostri pensieri reiterati nel tempo a creare gli eventi della nostra vita. Nessuno oltre a noi, può cambiare la nostra vita. Ognuno è artefice della propria realtà e dell’esperienza che sta vivendo.

Impariamo a vivere senza sforzo, uscendo dagli schemi educativi di sopravvivenza che ci sono stati imposti durante la crescita. La Vita è gioia nell’esperienza quotidiana, avventurarsi nell’ignoto, nuotando controcorrente e pensando in maniera diversa dalla gente comune.

Solo mettendo in discussione millenni di “sapere” cristallizzato possiamo cambiare il mondo, coi suoi schemi di pensiero limitati e limitanti. Ciò che dico va applicato. Solo così potrà produrre cambiamenti e risultati. Leggere e pensare non basta. Certo è un primo passo. Ma se volete realizzare dei cambiamenti concreti, occorreranno volontà e applicazione.

La conoscenza senza applicazione è filosofia, l’esperienza senza conoscenza è ignoranza, la conoscenza unita all’esperienza diventa saggezza.

Articolo di Vincenzo Bilotta, autore de “L’arte della Consapevolezza – Al dì là di scienza e religione alla scoperta del nostro vero io

Sito web dell’autore: http://vincenzobilotta.blogspot.it

Fonte: http://vincenzobilotta.blogspot.it/2014/03/vivere-senza-sforzo.html

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