La differenza fondamentale: SATORI e SAMADHI


 

   La trascendenza della mente è consapevolezza. Ma devi usare la mente perché per ora non c’è altro modo, e la mente può essere usata in maniera perfetta. Ma non usare solo una parte della mente, che è ciò che Krishnamurti e Gurdjieff insegnano: usare solo una parte della mente. Quando usi una parte sola della mente, al massimo aumenti l’altra parte della mente, ma non la trascendi

     La trascendenza ha bisogno di tutte e due le parti della mente.

     Lo zen ha usato la mente statica e si basa sull’errore che la mente statica equivalga a totale rilassamento.

Non lo è. La mente statica è in collaborazione con la mente attiva. E’ semplicemente una riserva della mente attiva. La sua funzione è quella di fornire energia alla mente attiva, così che non si esaurisca

     Questo è il motivo per cui uso la parola satori. Lo zen, come punto massimo ha raggiunto il satori e crede che questo sia il raggiungimento. Non lo è. Questo non è il samadhi. Anche se il significato delle due parole è lo stesso, nel satori è solo metà della mente a realizzare la sua staticità, il suo silenzio, e crede che questo sia tutto. Samadhi è una parola ben più alta. La parola sam, da cui deriva samadhi, significa supremo equilibrio. Samadhi è sopra e oltre la dualità delle due menti.
     C’è una certa somiglianza tra satori e samadhi; da qui nasce l’errore. Satori è come la luna riflessa in un’acqua calma e quieta. Sembra che sia la luna, ma se butti un sasso nell’acqua, la tua luna viene divisa in migliaia di pezzettini; ogni onda la altera. Non è reale.

 

Ma è possibile confondere la luna nell’acqua con quella che è nel cielo. Samadhi è la luna nel cielo, satori è la luna nell’acqua. Satori è sicuramente il riflesso della stessa luna, ma un riflesso non è la realtà.
     Satori è sicuramente il riflesso della stessa luna, ma un riflesso non è la realtà.
La mente statica ha questa facoltà, perché è rilassamento, silenzio, non azione, quiete. E’ una calma pozza d’acqua; può riflettere la luna. La mente attiva non la può riflettere; è troppo in subbuglio: ci sono onde forti e l’acqua è mossa. 

     Quindi dico che  è necessario uno sforzo per capire queste due parti della mente; ed è necessaria la mancanza di sforzo per rilassarti, non nell’altra parte della mente, ma oltre ambedue.
     Ma prima di andare oltre, devi capire bene le due parti della mente, così da poterle distinguere; altrimenti la parte statica della mente ha tratto in inganno molte persone.

     Sembra la vera luna; non hai mai visto la vera luna, quindi per te  è la vera luna. Satori è solo un riflesso del samadhi. Non l’ho mai detto, perché non voglio disturbare gli zen, che sono le persone migliori al mondo. Anche se restano aggrappati a un riflesso, per lo meno è il riflesso della luna. Prima o poi si accorgeranno che è un riflesso: basta un piccolo disturbo e il riflesso viene alterato.

     Ma il punto importante è notare che nessuna parte della tua mente è la tua realtà ultima.
     Krishnamurti e Gurdjieff non si sono avvicinati quanto gli zen, perché sono ancora impegnati con la mente attiva. Forse Gurdjieff si è avvicinato alla mente statica perché con i suoi esercizi ha portato all’esasperazione il corpo e le sue energie. A questo punto avviene per forza un cambiamento; la mente attiva si sente svuotata. Ha bisogno del sostegno della mente statica – e questo era il metodo di Gurdjieff: forzarti al lavoro fino al punto in cui improvvisamente senti un’ondata di energia. Secondo lui quest’energia deriva dal tuo secondo strato, lo strato di emergenza, o dal tuo terzo strato, quello della tua energia di base, universale.

     Secondo me viene dalla tua mente statica, che fa così ogni giorno. Più sei stanco, più scivoli in un sonno profondo. Questo entrare in un sonno profondo rilassa i tuoi muscoli stanchi, il tuo corpo e l’intero tuo sistema. Lo lubrifica, gli dà un momento di riposo e alla mattina successiva, quando la vita risorge, sei di nuovo pieno di energia. Non proviene da nessuna sorgente d’emergenza, né da nessuna energia primaria universale; deriva semplicemente dalla parte statica della tua mente…che fa ciò in continuazione.

     Una volta conosciuta la mente trascendentale… ogni volta in cui avverti un intervallo tra le tue attività, sei improvvisamente trasportato nella mente trascendentale. La mente trascendentale non può fare il lavoro della mente statica, perché è pura consapevolezza ventiquattro ore al giorno. Non è mai inconsapevole.
    Io stesso ho sperimentato che è molto difficile spostarmi verso la mente statica, perché nel momento in cui non fai niente, tutta la tua energia si sposta semplicemente verso la trascendenza.

     Quindi è necessario uno sforzo per diventare consapevoli di questi due aspetti della mente. Una volta che ne sei diventato consapevole, allora, senza alcuno sforzo, semplicemente osservando queste due parti, accade un salto quantico.
     Tutta la tua consapevolezza è centrata oltre la mente – e questo oltre non è né maschile, né femminile.

Post n°563 pubblicato il 04 Settembre 2009 da teatROM

Osho Light on the Path

blog.libero.it/TeatROM

Login utente