Riconoscere il maestro interiore

Riconoscere
il maestro interiore
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Oriente la parola mantra vuol dire libertà dai condizionamenti, i condizionamenti
della mente, che non ci sta ad essere messa da parte, questo è il segreto
della felicità.
Tutto quello che è la meditazione, la preghiera,
tende a rallentare il controllo che la mente esercita nella nostra vita e quindi
andare oltre la mente, in uno spazio dove c'è la vera conoscenza e quello
che è bello è che in questo spazio ci siano tante cose meravigliose.

La nostra mente ci crea trappole sempre più sofisticate, quando non
riesce più ad ingannarci dobbiamo cominciare a capire dove stanno le trappole
e a non caderci.
Alcuni giorni fa stavo facendo terapia e riflettevo su questo,
certe cose vengono fuori proprio durante le terapie, e pensavo perché non
le comunico? chiaramente non i problemi del paziente, certamente non questo, ma
certe riflessioni che vengono fatte con le persone che mi si affidano e come effettivamente
quello che noi facciamo, noi terapeuti, con la pranoterapia, con questa modalità
di fare terapia non è altro che cominciare ad aprire degli spiragli, cominciare
ad aprire una strada dentro la quale poi si infilano delle forze che non sono
le nostre, e quello è il bello che accade, la bellezza, la grandezza di
una guarigione del mio paziente che riesce a salire un gradino nel suo livello
di coscienza, riesce a superare certi schemi, riesce a vivere una vita più
appagante. Quello non dipende da me, creando una situazione di equilibrio, una
situazione di armonia, questo attira veramente dei globi di luce, delle sfere
di luce, attira tutto quello che è un tipo di energia molto pura, che non
è neanche quella che io canalizzo, è qualcosa che arriva nel momento
in cui si aprono dei passaggi, degli spiragli.
Basta un grammo di luce per
dissolvere un oceano di tenebre, l'oceano di tenebre è quello che ci impedisce
di vedere e di ascoltare la voce del nostro maestro interiore.
I percorsi
che facciamo noi, sono diversi dai percorsi che possono fare in Asia in Africa
in America, le strade possono apparire diverse e sicuramente sono diverse per
ognuno di noi, sono miliardi di strade come miliardi di uomini e di donne esistono
però poi la meta è contattare il nostro maestro interiore. Il maestro
interiore è quella parte di noi che è piena di amore per noi, quella
che una volta che abbiamo contattato, ci consente di vincere quello che è
il problema di sempre dell'essere umano che è la solitudine. Veramente
non ci sentiamo più soli nel momento in cui riusciamo ad ascoltare la voce
del maestro interiore che è quella parte di noi, appunto, che ci ama di
un amore incondizionato e che ci trasferisce questo amore incondizionato e ci
fa sentire amati.
Lo chiamiamo maestro interiore, lo possiamo chiamare lo
spirito che vive in noi, lo possiamo chiamare il sé superiore, il discorso
che facevo all'inizio, non ci agganciamo a nessun tipo di religione o di schema,
per questo spesso uso vocaboli diversi che appartengono a vali filoni di pensiero,
proprio per dire però la stessa cosa.
Una volta che c'è questo
contatto, quello che noi riusciamo, a questo punto, a dare agli altri come terapeuti
è veramente ciò che fa accadere il "miracolo", e quando
riusciamo a realizzare questo contatto, anche nel momento della terapia, succedono
cose meravigliose, allora ciò che veramente ci guida, che sta al nostro
fianco, gli esseri di luce, le entità di luce, sono queste forme di energia
purissima.
Anche qui stiamo entrando nel discorso delle varie denominazioni,
c'è chi le chiama angeli custodi, spiriti guida, possiamo chiamarli in
tantissimi modi, sono forme di energia che veramente si manifestano come colonne
di luce affianco a noi e a volte ci capita anche di vederle, o di vederle vicino
ad altri, e non sono né l'anima di mio nonno che è morto quando
ero bambino e mi voleva tanto bene e mi protegge, non è quello, è
tutta un'altra faccenda, non centrano niente le anime dei trapassati o di qualcuno
in particolare che ci protegge, è che quando stiamo in un certo stato di
coscienza e in un certo tipo di apertura attiriamo dall'alto queste colonne di
luce che non fanno altro che guidarci verso il nostro maestro interiore. C'è
la nostra vera guida, il nostro maestro interiore, non esiste altra guida che
quella.
Ma come facciamo a distinguere la vera guida dalla guida falsa? Proprio
dal modo di sentire l'amore che ci viene trasfuso, cioè il nostro maestro
interiore ci ama di un amore incondizionato e quando sentiamo questo dentro di
noi, abbiamo fatto la strada che ci ha condotto fino a lui, quando questo non
avviene possiamo vedere anche delle cose che ci emozionano, cioè che agiscono
sul nostro piano emozionale, agiscono sui nostri piani mentali, ci possono dare
l'illusione, quella che viene chiamata maya la realtà illusoria, cioè
l'illusione che stiamo facendo un percorso, però se in questo percorso
non c'è questa sensazione di sentirsi amati, qualcuno ci sta ingannando,
se in questo percorso non c'è l'appagamento, non c'è lo star bene,
non c'è la felicità, qualcuno ci sta portando per strade che non
conducono verso il nostro maestro interiore ma ci conducono da un'altra parte,
perché comunque esistono entità di luce ed esistono entità
di ombra, oscure, esiste anche il fatto che comunque, se io sono centrato nessuno
può entrare in me, nessuno può farmi niente se io non lo permetto.
Questo vale sia per le entità di luce che per quelle che possiamo chiamare
oscure, le prime ti portano verso il tuo maestro interiore, le altre ti portano
dove ti vogliono portare cioè ti portano verso la tua mente. Queste presenze
si avvertono intorno a noi, devi osservare che cosa succede quando entri in contatto
con questo tipo di energia e da lì ti rendi conto dove questa energia ti
sta portando, come ti lascia dopo il contatto, quando contatti queste entità
di luce ti senti abbracciare, ti senti avvolgere, ti senti coccolare , sostenere,
incoraggiare, ti senti felice, ti dà gioia, te ne accorgi da quello che
ti accade e quello è l'unico modo, cioè andare a sentirsi dentro,
perché poi la mente ti inganna. Anche le immagini che noi percepiamo, quante
immagini sa creare la nostra mente per illuderci che siamo entrati in qualcosa
di superiore e di spirituale e quali veramente sono immagini di trascendenza.
Dobbiamo cominciare ad imparare questi meccanismi, a capire dov'è l'inganno
della mente e dove invece stiamo percependo qualcosa che arriva da una spiritualità
vera, da una forza trascendente. La mente, se sta in un percorso, fa presto a
ingannarti, a farti vedere luce, verifichiamo poi come stiamo dopo che abbiamo
avuto questi tipi di contatto, questo è l'unico metro che abbiamo per verificare.

Se siamo in una sensazione di disagio, vuol dire che stiamo aprendo le porte
a qualcosa che non è buono per noi, è ovvio, ma perché apriamo
le porte? Perché esistono i nostri bisogni insoddisfatti che ci portano
ad aprire le porte a quelle energie che, capendo i nostri bisogni, ci ingannano
ci promettono felicità e noi apriamo la porta. Perché mi sono aperto
a certe energie? O perché non mi sono aperto? Che cosa è successo?
Dobbiamo cercare di capire, dobbiamo fare esperienza e l'esperienza si fa anche
attraverso l'esperienza del disagio, è un modo per capire e tutti ci dobbiamo
passare. Però fare esperienza non sempre vuol dire capirla, l'esperienza
la facciamo tutti, qualcuno la capisce altri no.
Capire l'esperienza vuol
dire sganciarsi per un attimo dall'inganno della mente e sentire dentro cosa sta
succedendo. Il nostro parametro di giudizio è il disagio, da una parte,
la pienezza, il sentirsi colmare, lo star bene, il non aver bisogno dall'altra.
Il disagio deriva comunque dal fatto che il nostro bisogno resta insoddisfatto
anzi si è accresciuto e intorno a noi esistono le forme pensiero che vagano
nell'etere e che si vanno ad agganciare laddove trovano delle situazioni a loro
favorevoli e si nutrono della nostra energia e noi ci sentiamo svuotati, quando
contattiamo le entità di luce ci sentiamo pieni, vigorosi, ragioniamo meglio,
stiamo meglio, abbiamo anche meno bisogno di cibo, il ritmo del nostro respiro
rallenta, nel caso opposto aumenta il ritmo respiratorio, il ritmo cardiaco, ci
sono quindi anche dei parametri fisici che possiamo verificare. Questo ci è
dato per capire, nient'altro, è inutile andare a chiedere ad altri, noi
sappiamo molto meglio di chiunque altro che cosa ci sta accadendo, allora non
inganniamoci, tutti i mezzi per verificare ce li abbiamo, utilizziamoli, non cerchiamo
sempre la risposta da qualcun altro, in questo modo non stimoleremo mai la nostra
capacità di discernere. Il dilemma dell'uomo, la conoscenza di dove sta
il bene e dove sta il male, dove finisce il bene e comincia il male, è
il problema di sempre, allora esiste il discernimento, ma il discernimento va
alimentato. Gli strumenti ci sono dati tutti, poi quando, comunque, entriamo in
contatto con la nostra entità di luce, la nostra visione del mondo cambia,
la pioggia non è più fastidiosa, il sole a picco non è più
fastidioso, il freddo non ci da fastidio, sono tutte queste cose e tante altre
situazioni che ci potevano infastidire in altri momenti alle quali ora passiamo
attraverso e le viviamo con estrema serenità. Allora scopriamo che tutto
il creato esiste perché noi possiamo essere felici e noi esistiamo perché
diamo in cambio qualcosa.

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