Disidentificazione dall’ego e ricongiungimento con l’Anima

Disidentificazione dall’ego e ricongiungimento con l’Anima

di Simone Coglitore

L’Ego è il senso dell’Io, la percezione che siamo qualcuno, un’illusione che può portarci lontano dal nostro vero Sé e farci sentire separati dalla nostra vera essenza, da Dio, dalla coscienza, da tutto ciò che è.

Il senso illusorio di identità che chiamiamo “ego” è lì per aiutarci a capire che non siamo quello, ma qualcosa di più grande, ciò che chiamiamo Anima o Sé Superiore o Dio.

Che cos’è l’ego?

L’ego è un meccanismo della mente che fa sì che ci identifichiamo con essa. È la coscienza che si è individualizzata e ci fa credere che siamo qualcosa di separato da tutto il resto. L’ego infatti nasce dalla visione duale della realtà, dovuta ad una coscienza non ancora unificata e potrebbe essere la causa di tanti problemi. Ma vedremo che non è poi così negativo. Andiamo per gradi…

L’ego è ciò che ci separa da noi stessi, da ciò che siamo veramente, è un “compagno immaginario” che tenterà di controllarci, assumendo il dominio della nostra vita, fino a che non riusciremo a riconoscerlo.

L’ego è un’entità energetica che si alimenta a nostre spese. Se prende il sopravvento, diventiamo il suo cibo, la sua energia. L’ego – come dice Eckhart Tolle – è il corpo di dolore che può assumere la forma di tutte le emozioni negative e situazioni dolorose della nostra vita.

L’ego vuole sopravvivere e ci riesce facendoci identificare con esso, in questo modo, vive attraverso noi. La paura stessa di affrontarlo lo alimenta e lo rende più forte, privandoci dell’energia e impedendoci di evolvere nella consapevolezza.

Esistono vari “livelli” dell’ego e soprattutto durante il percorso di ricerca e crescita interiore, potrebbe capitare di cadere nella trappola dell’ego spirituale. Vediamolo da vicino…

L’ego spirituale

Ti sei fatto “aprire i chakra”, hai letto tutti i libri sulla crescita spirituale, fai Yoga, Reiki e sei diventato vegetariano? Insomma ti senti illuminato o spiritualmente più elevato e vedi una certa differenza tra te e gli altri tuoi amici, che invece stanno ancora fermi al palo?

Se è così, sappi che l’ego ti ha preso in ostaggio! Anche se è mascherato da “ego spirituale”. Non cambia nulla, anzi! Tra i vari livelli dell’ego, quello spirituale è sicuramente il più sottile e il più subdolo. È molto facile “caderci” durante il proprio percorso di evoluzione interiore, ma a veder bene, anche in questo caso, l’ego sta lì per essere riconosciuto e trasceso.

Infatti, non sto dicendo che c’è qualcosa di sbagliato nel ricercare la felicità, nel praticare discipline olistiche, nel voler studiare la legge di attrazione o sviluppare la propria consapevolezza, l’importante è vigilare sempre su ciò che accade dentro di noi. Quando si è pieni di sé (e della propria spiritualità) non c’è posto per Dio e la nostra Anima è ancora una volta schiacciata dalla mente, anche se con idee “spirituali”.

A cosa serve l’ego?

L’errore più comune è quello di combattere l’ego, che invece ci serve per comprendere la nostra coscienza. Se combattiamo l’ego lo alimentiamo solamente, creando un inutile conflitto interiore, piuttosto dovremmo imparare a trascenderlo, cercando di uscire dal solito gioco duale “giusto/sbagliato”.

Citando le parole di Osho: “Il reale può essere conosciuto solo attraverso il falso, quindi l’ego è necessario. Bisogna passarci attraverso.” L’ego in realtà non è né buono né cattivo, esiste solo per permetterci di capire chi siamo veramente. In qualche modo, l’ego serve alla nostra evoluzione. Per cui è meglio semplicemente osservare, accettare e lasciare andare.

Per distruggere l’ego basta una risata! Per dissolvere l’ego occorre sviluppare una maggiore consapevolezza di Sé. La luce della coscienza dissolve l’ego. Per uscire dall’illusione dell’ego, come prima cosa, occorre riconoscerlo: nel momento in cui lo osserviamo, possiamo vedere che noi non siamo il nostro ego e iniziamo così a riportarci nella visione dell’anima, nel nostro centro, rientrando in contatto con il nostro Sè superiore.

Quando saremo identificati con l’anima, le nostre azioni non saranno più dettate dall’ego ma dal nostro vero Sé. Allora non ci saranno più maschere, ma solo amore. Saremo veramente noi stessi, in comunione con Dio. Non fraintendere ciò che intendo con la parola “Dio”, non esistono parole per spiegare e descrivere qualcosa che è al di là della mente.

Ricongiungersi con l’anima

Quando avremo realizzato che l’ego è la causa di tutta la nostra sofferenza, ritorneremo alla vita “reale”. La morte dell’ego farà rifiorire la vita in noi ed emergerà ciò che siamo veramente. Allora saremo consapevoli di essere Anima e quando saremo identificati con essa, saremo pura coscienza e usciremo dalla visione duale che ci vede separati da Dio… saremo una cosa sola con Lui.

In questo spazio al centro dell’Anima, non vi è più dualità e riusciamo a vivere in noi stessi, siamo pura coscienza; per usare le parole del Maestro potremmo dire che: “Dio vive in noi”. Non c’è più un “io”, ma solo coscienza. Non c’è più “ego”, “io” non esiste più, esiste solo l’Essere.

Ricorda, inoltre, che l’ego cerca per non trovare. L’ego non vuole trovare nessuna risposta, nessuna soluzione, nessuna forma di risveglio della coscienza, perché significherebbe la sua fine. Allora sforzati prontamente di acquisire una chiara visione. La comprensione e la consapevolezza generano la liberazione.

Ma distingui ciò che proviene dalla mente, da ciò che proviene dall’Anima e dalla coscienza divina. Finché saremo identificati con la mente (e con l’ego), saremo separati da Dio.

Solo attraverso la visione elevata dell’Anima saremo in grado di vedere, senza più giudizio, senza più dualità.

Video di Eckhart Tolle:

Articolo di Simone Coglitore

Fonte: https://www.visioneolistica.it/ego-e-anima/

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