Il denaro come strumento di crescita spirituale......20....8....18
Il denaro come strumento di crescita spirituale
di Fausto Carotenuto
Qualcuno troverà strana questa affermazione… quasi una bestemmia.
Tante persone pensano che il denaro sia in fondo una cosa “sporca”. Certe impostazioni religiose ce lo hanno fatto apparire come “lo sterco del diavolo”. E magari proprio chi ce lo ha presentato così per secoli, poi ne ha accumulato quantità incredibili, abusandone come strumento di potere e di controllo.
E così capita, nella nostra epoca di crescita della coscienza, che si sia portati a ritenere che se qualcosa ha un controvalore in denaro, sia una cosa che con la spiritualità non ha nulla a che fare. Quando invece è spesso il contrario.
Nella storia spirituale umana, l’invenzione del denaro risale a guide spirituali istruite dalle dimensioni superiori, quelle che fanno da “tutrici” del nostro percorso evolutivo. Il motivo era quello di fornire agli esseri umani un poderoso strumento di libertà potenziale. La fase precedente, quella del baratto, infatti restringeva molto la libertà di scelta: se un individuo produceva polli o uova, poteva scambiarli solamente con i prodotti di qualcuno che aveva bisogno di polli o di uova, in un certo momento ed in un territorio limitato.
Se invece per il tuo lavoro ricevi il controvalore della moneta, con questa poi puoi decidere tu cosa comprare, che sia del pesce, un libro, un quadro, una medicina o un’ora del tempo di un bravo terapeuta. Il tuo denaro sarà sempre utile per chi fornisce questi prodotti e servizi, mentre non sempre loro avrebbero bisogno – proprio nel momento che serve a te – di polli o di uova.
L’altra idea degli antichi iniziati, era di fornire all’umanità un qualcosa che fosse per il corpo sociale quello che il sangue è per l’organismo umano. Nell’uso libero di questo strumento, si sarebbe messa alla prova la capacità umana – che un giorno sarebbe cresciuta attraverso l’esperienza – di avere a disposizione un potente mezzo per il bene.
Ma l’evoluzione umana è fatta in modo tale che, per imparare bene a fare il Bene, occorre passare attraverso l’errore, verificare i guai fatti dall’errore, e quindi il dolore che ne deriva a livello individuale e sociale… Per poi imparare a fare bene la cosa giusta, con amore ed apertura verso gli altri e se stessi.
Quindi proprio il denaro è stato posto come potente strumento di crescita, attraverso la sua possibilità di essere anche un potentissimo strumento di errore e di dolore. E quindi di esperienza di come non si usa. E fino ad ora il denaro raramente è stato usato bene, e l’enormità dei poteri perversi che ci circondano è spesso derivante da un uso enormemente sbagliato dello strumento del denaro.
Se il denaro è per il corpo sociale quello che il sangue è per l’organismo fisico, significa che deve circolare, che non può stare fermo e ristagnare, che non se ne può accumulare presso un organo a danno degli altri. Altrimenti tutto il corpo di ammala. E significa anche che è il cuore che fornisce gli impulsi… che è l’amore, la voglia di bene che lo fa funzionare in modo sano, e aiuta a distribuirlo appropriatamente ovunque ce ne sia bisogno.
Le malattie del corpo sociale sono dovute al fatto che non è il cuore, la voglia d’amore e di bene di tutti per tutti, che muove, fa scorrere o trattiene il denaro. Ma è la follia predatoria, quella falsa voglia di bene che ti fa ritenere che la cosa importante è che tu egoisticamente accumuli denaro, anche se poi questo non circola verso tutti gli altri componenti del corpo sociale umano. Senza rendersi conto, che proprio questa insana ed illusoria cupidigia, è poi una delle principali cause delle malattie di quel corpo sociale di cui tutti facciamo parte. E che comunque queste malattie si ritorcono anche contro di noi, anche se abbiamo accumulato enormi quantità di denaro. Perché, in realtà, con l’uso perverso del denaro e il suo accumulo, abbiamo contribuito ad avvelenare l’acqua della vita, nella quale tutti quanti nuotiamo…
Nella nostra miope epoca materialista, la mancanza di una vera prospettiva spirituale, ha generato la competizione insensata per l’accumulo. La nostra società si muove come se esistesse solo la dimensione materiale, come se i beni materiali dessero la felicità e non si dovesse mai morire. Come se contassero più dell’amore, e della gioia per la crescita interiore propria e degli altri intorno a noi.
La finanza mondiale, nelle mani di oscuri poteri antiamore ed antiumani, ha generato denaro e prodotti finanziari in misura gigantesca, non più corrispondente ai prodotti e servizi esistenti. Ma enormemente superiore. E questa enorme egregora, questo mostro del denaro egoistico e predatorio si aggira nel mondo arricchendo i pochi ricchi e impoverendo i tantissimi poveri. Come forma che genera potere illusorio, ma anche avidità, disperazione, guerre, odio, malattie psichiche e fisiche…. Come forma di bieco controllo sull’umanità.
La massa monetaria ed i beni esistenti sulla Terra sarebbero più che sufficienti ad un dignitoso tenore di vita della popolazione mondiale, senza sacche di povertà e senza depauperare le risorse del pianeta. Ma l’accumulo dei nostri egoismi nell’uso del denaro, continua a fare da base ad un potere perverso e parassita che si mantiene proprio sul perdurare e l’allargarsi degli squilibri.
Le nostre scelte quotidiane nell’uso del denaro sono alla base di questi enormi poteri. Siamo noi, che con il nostro denaro liberamente investiamo in certa finanza del tutto priva di etica, depositiamo i nostri soldi in banche che finanziano guerre e investimenti antiumani, compriamo certi prodotti delle multinazionali, certi farmaci che ci fanno male, certi cibi privi di vita che ammalano i corpi e addormentano le coscienze. Siamo, in sostanza, proprio noi che rendiamo possibile questo sistema di predazione e di uso perverso del denaro.
Ma il quadro non è così del tutto oscuro, anzi… Proprio nella nostra epoca comincia ad avverarsi il sogno degli antichi iniziati inventori del denaro. Il risveglio delle coscienze è cominciato, e un numero crescente di persone non “beve” più acriticamente e supinamente quello che il potere gli offre. E questo ovviamente comincia a rivelarsi anche e proprio in un uso diverso e più consapevole del denaro.
Chi sta svegliando la propria coscienza vuole adoperarlo meglio e per il Bene proprio e degli altri: comincia a volere, in qualche modo, “spiritualizzare” il denaro. Tutto dipende dalle nostre scelte. E la buona notizia è che sempre di più in quest’epoca del risveglio della coscienza, emergono dei comportamenti maggiormente etici, individualmente e socialmente utili:
– la revisione del proprio paniere di spese, attribuendo maggiore priorità ed importanza ad acquisti di beni e servizi che facciano veramente bene al corpo e all’anima;
– la decisione di non investire più il proprio denaro in banche “normali” dei grandi circuiti finanziari, o nei prodotti finanziari che ci propone la finanza internazionale;
– la scelta di spenderlo per prodotti e servizi che siano etici, e che non facciano male al corpo e allo spirito, ma li aiutino e sostengano nel loro percorso sulla Terra;
– la decisione di usare i propri soldi per aiutare i piccoli e medi produttori dell’economia etica, che sfugge ai grandi poteri di controllo, in modo da far crescere il tessuto delle buone pratiche che fanno scorrere il denaro-sangue dell’umanità, invece di trattenerlo;
– la scelta di spendere anche un po’ di più, purché questo alimenti sani i circuiti del biologico, invece che l’agricoltura o l’industria alimentare che usa la chimica o addirittura gli ogm; e nel contempo dia a noi e alle persone che amiamo qualcosa che – invece di avvelenare – rafforzi la vitalità, la salute e la coscienza;
– la scelta di prodotti e terapeuti delle nuove culture olistiche, fornendo loro il denaro sufficiente per sostenere e far espandere le loro attività; a tutto beneficio della rete sociale;
– la decisione di investire il proprio denaro per sostenere gli artisti e le forme di Arte che contribuiscono alla crescita dello Spirito;
– la libertà di contribuire con il proprio denaro a sostenere attività di sviluppo della coscienza, in modo che queste siano possibili e che una cultura amorevole dello Spirito nella materia e nella società, possa diffondersi e sostituire gradatamente secoli di predazione, di miope accumulo e di insensato materialismo.
C’è chi dice che con il denaro non si compra lo Spirito, ma è una visione neobigotta e miope, che lascia il denaro solamente nelle mani dei poteri di manipolazione dell’umanità, e lo sottrae alle forze della coscienza. E’ difficilissimo usare bene il denaro, sfuggire agli egoismi, alle tentazioni del nostro lato interiore predatorio, ma anche il superamento di questa difficoltà è parte integrante del nostro cammino di sviluppo.
E’ una battaglia che dobbiamo affrontare e vincere, se non vogliamo che i soldi continuino ad essere prevalentemente la clava e la gabbia usata dal potere per schiavizzarci. Il denaro, portato alla sua funzione più etica e nobile, rappresenta lo strumento ideale della nostra libertà di scelta del meglio: per il nostro corpo, per la nostra coscienza terrena e per il nostro spirito immortale. Il denaro, quindi, come strumento importante e potente dell’Amore e della nostra genuina voglia di Bene.
Dipende, a questo punto, solo da noi e da come lo vorremo usare.
Articolo di Fausto Carotenuto
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