Il Libro che il Vaticano non ti farebbe mai Leggere........24.......10.....16

Il Libro che il Vaticano non ti farebbe mai Leggere

42 minuti fa
nag hammadi

Manoscritti di Nag Hammadi

John Lamb Lash è l’unico studioso gnostico ad avere ricostruito e divulgato l’autentica missione e il messaggio degli Gnostici, cioè di coloro che attraverso i millenni hanno assecondato e favorito il sano e naturale sviluppo della specie umana sul pianeta Terra. Fin dall’alba dei tempi Sophia, la Dea della saggezza, incarnatasi nel pianeta Terra, è stata sempre riverita e a Lei si rivolgevano le persone con rispetto e fiducia.

Con la brutale e violenta imposizione delle religioni monoteiste e patriarcali da parte degli ideologi religiosi, il rapporto empatico con Madre Natura è stato a lungo soppresso, proibito e occultato. Il libro di John Lamb Lash pubblicato anche in Italia dal titolo “Il Libro che il Vaticano non ti farebbe mai Leggere – Non a sua immagine. Visione gnostica, ecologia sacra, e il futuro della fede” ricostruisce puntualmente pagine di storia che sono state eliminate e che mostrano gli Gnostici come i sostenitori del prospero fiorire della specie umana in armonia con le altre specie viventi sul pianeta e con il pianeta stesso.

 

«Se gli Gnostici avessero sconfitto la dottrina salvifica sul proprio campo nel Vicino Oriente non si sarebbe mai diffusa in Europa, ma l’imperialismo proto-cristiano era purtroppo già ben radicato nella Roma del 200 E.V.»

 

«Quando nel 1971 venne pubblicato Seppellite il mio cuore a Wounded Knee, il termine “genocidio” non era comunemente usato per descrivere ciò che gli europei, giunti dopo il 1492, fecero alle culture tribali del Nord America. Il rivoluzionario libro di Dee Brown si focalizzava sul tradimento e il massacro delle tribù indigene a Ovest del Mississippi, portando all’attenzione mondiale la condizione di tutti i Nativi Americani.

Questo testo introdusse l’ipotesi che il genocidio, “il deliberato omicidio di un gruppo razziale o culturale” (The Penguin Concise English Dictionary, 2002), potesse davvero riferirsi alla politica e alle azioni degli europei stabilitisi nel Nord America e, per estensione, a politiche e azioni simili in Centro e Sud America, come la conversione forzata delle tribù Messicane (Aztechi, Maya, Zapotechi e decine di altri), e la distruzione di massa della loro letteratura sacra. Oggigiorno “genocidio” è generalmente identificato come il termine corretto e accurato per descrivere alcuni aspetti di quella che a lungo è stata definita, spesso in termini piuttosto elogiativi, “la conquista del Nuovo Mondo”.

 

Nella sua prefazione, Dee Brown avverte che il suo ritratto dei Nativi Americani e delle loro relative culture potrebbe non conformarsi alle credenze comuni:

[I lettori] potrebbero stupirsi di sentire parole di garbata ragionevolezza provenire dalle bocche degli indiani stereotipati nel mito americano come selvaggi spietati. Potrebbero imparare qualcosa sul proprio rapporto con il mondo da quei popoli che erano veri ambientalisti. Gli indiani sapevano che la vita era alla pari della terra e delle sue risorse, che l’America era un paradiso, e non riuscivano a capire perché gli intrusi dell’Est fossero così determinati a distruggere tutto ciò che era indiano, perfino l’America stessa.

 

Per quanto riguarda gli indigeni d’Europa – “Nativi Europei”, come potremmo definirli – oggi non siamo forse più informati di molti dei lettori di Brown nel 1971.

Egli affrontò la questione degli “Indiani stereotipati nel mito americano”, mentre noi dobbiamo ancora affrontare il caso dei pagani stereotipati nella storia giudeo-cristiana. Il mito americano è una creazione culturale piuttosto recente, il copione auto-celebrativo di una nazione che non aveva ancora duecento anni, al momento della pubblicazione del libro di Brown. Paragonata alla storia americana, la storia sacra del Cristianesimo giudaico è quindici volte più vecchia e molto più profondamente radicata nella psiche collettiva della razza umana. In quest’epoca così tarda, siamo costretti a domandarci se sia ancora possibile raschiare via lo strato di stereotipi e spezzare la crosta densa della disinformazione che ostacola la nostra conoscenza dei Nativi Europei.»

«Il patriarcato persiste perché ha prodotto generazioni di persone la cui umanità ferita e compromessa la costringe a rimanere attaccata al suo programma e a reclutare altre persone per la sua causa. Chi ha realmente bisogno di farsi dettare la propria morale da un dio esterno al pianeta, deve aver già tradito il proprio legame con la rete della simbiosi che gli poteva insegnare la morale della reciprocità, del rispetto e dell’autoregolamentazione. L’alternativa a “Fatti a Sua Immagine” non è comunque difficile da immaginare.»

«Per quanto riguarda la profondamente radicata malattia dell’anima della civiltà occidentale, le cattive notizie si trasformano in buone notizie. Sapere come ci siamo allontanati potrebbe essere la verità stessa – l’educazione più profonda a cui resistiamo – che ci porta a partecipare alla correzione di Sophia. Potrebbe essere il sapere che salva la società globale dal suo disturbo patologico dominante, la religione dei carnefici. L’eredità del paternalismo divino rappresenta mille generazioni di ruolo genitoriale malato e di maltrattamenti. Ciò implica un sacco di disfunzioni da superare! Ma l’illuminazione degli ultimi trent’anni sembra assai promettente. E ancora, la rinascita dei Misteri non è una questione di pensiero magico. Non un sogno utopico, né una fantasia mistica, ma una richiesta di consacrazione autentica della vita reale. I Secoli Bui che iniziarono con l’assassinio di Ipazia non sono mai realmente terminati. Viviamo infatti gli ultimi giorni dell’Era dei Pesci, la Kali Yuga della mitologia indù.

Questo è un periodo, come narra la leggenda, in cui sono possibili eccezionali progressi nella vita spirituale individuale, che però si verificano su uno scenario di declino estremo e di degenerazione per la società in generale. Resta da vedere chi possa e voglia rispondere direttamente alla voce della dea della saggezza. Chi ascolterà nel rapimento chiaroudente del sapere silenzioso, prendendo istruzioni dalla sorgente di Luce Organica? Chi tra noi sarà attento alla terra vivente come i mystes che lasciarono la sublime ed enigmatica rivelazione del Tuono, Mente Perfetta (Codici di Nag Hammadi, VI, 2)?

Io sono l’incomprensibile silenzio e il pensiero sovente
richiamato alla memoria
Io sono la voce di molti suoni e l’espressione di molti disegni
Io sono l’espressione del mio stesso nome
Perché io sono la Sophia dei greci
E la gnosi dei barbari
Colei che è stata odiata e amata ovunque
Io sono senza dio e sono colei la cui divinità è multipla
Io sono colei che avete tenuto in considerazione e colei
che avete disdegnato
Io sono priva d’istruzione ed è grazie a me che
imparate
Io sono la gnosi del mio cercare,
e la scoperta di coloro che sono alla mia ricerca.»

In conclusione, il libro di Lash descrive il ricco mondo spirituale dell’Europa classica precristiana – i Misteri pagani, la Grande Dea, la Gnosi, i miti di Sophia e Gaia –  e il suo futuro come forza per riconnettersi alla terra. Il resoconto puntuale dell’autore descrive l’arco decisivo della storia dall’alba dell’era cristiana fino all’attuale periodo di terrore globale, una traiettoria guidata dalla violenza fondata sulla fede e la politica fondamentalista. Opponendo alla patriarchia delle religioni monoteiste la storia gnostica della Dea della saggezza, Sophia, questo libro ci restituisce la nostra eredità e ci guida oltre il caos sociale distruttivo verso un percorso ecologico sacro.


John Lamb Lash è il massimo esperto di Gnosticismo, insegnante autodidatta ed esperto di livello mondiale in mitologia comparata, acuto studioso multidisciplinare, e autore di libri. Il suo sito è www.metahistory.org.

Articolo a cura di Luciano Melluso. Ogni diritto riservato a John Lamb Lash.

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