Il Vuoto Sub-Quantistico.......4....5....18

Il Vuoto Sub-Quantistico

di Ervin Laszlo

Una delle ipotesi di maggiore interesse nella nuova scienza olistica, è il concetto di “Vuoto Sub-Quantistico” proposto da “Ervin Laszlo”.

Secondo Laszlo, la fisica ha evidenziato che il vuoto sarebbe una vera e propria dimensione, una matrice che sottostà ai quanti, dalla quale emergono e ritornano i quanti, ossia le particelle elementari; un vuoto dalle incredibili potenzialità e densità, che potrebbe rappresentare il quinto campo da cui, originariamente, sono emerse e da cui si sono differenziate, per rottura della simmetria, le quattro forze della fisica attuale: la forza di gravità, l’elettromagnetismo e le due forze nucleari “forte” e “debole”.

Il vuoto è la dimensione unitaria che connette ogni particella ed ogni essere vivente all’intero universo, che li pone in costante relazione. Il Vuoto sub-quantistico permetterebbe una base universale alla visione olistica dell’esistenza e dell’essere umano. Il vuoto, quindi, sarebbe la matrice della coscienza dell’universo, come l’abisso oceanico in cui ogni informazione risuona e viene registrata, che in-forma ogni aspetto dell’esistenza.

Essendo inoltre antecedente alle categorie di spazio e tempo, il vuoto connette ogni onda-particella e quindi ogni evento della realtà spazio-temporale in modo unitario. L’idea di un vuoto che unisce ogni oggetto, dalle particelle alle galassie, è stata peraltro formulata anche dalle maggiori religioni antiche, tra cui il Taoismo, l’Induismo e il Buddhismo che ne parlano come Tao, Akasha, Mulaprakriti o Shunyata. E così infatti lo descrive “Lao-Tzu”: “Prima che sorgessero il cielo e la terra. Che calma, che vuoto! Se ne sta là immutato, agisce ovunque, instancabile. Può essere considerato la madre di tutte le cose. Non ne conosco il nome, ma lo chiamo con la parola Tao”.

Dato che l’effetto del campo energetico del vuoto cosmico sui quanti, soddisfa l’equazione di Schrodinger Psi(x,t), l’intero effetto viene chiamato per brevità “Campo Psi”. Le proprietà del Campo Psi sono quelle di trascendere le normali categorie dello spazio-tempo, di essere una sorta di superfluido, di essere informato e di conservare la memoria di ogni informazione dell’universo. Il Campo Psi e le sue proprietà potrebbero spiegare molte anomalie nella scienza fisica, biologica e cognitiva, come i fenomeni fisici di non-località, alcuni processi evolutivi biologici e i processi psichici relativi ai fenomeni di sincronicità, di telepatia e di coscienza collettiva. Il Campo Psi sarebbe una sorta di medium tra la materia e la coscienza.

Il nostro cervello, come ogni quanto, sarebbe quindi in profonda continua interazione con il Campo Psi cosmico, che riceve e trasmette informazioni da ogni altro punto dell’esistenza. “Aziz Nasafi”, mistico persiano del duecento, scrisse che il mondo spirituale sta come una finestra dietro al mondo corporeo e brilla, come da una finestra, da ogni creatura che nasce. A seconda del tipo e delle dimensioni della finestra, nel mondo entra più o meno luce.

Il cervello è come una porta aperta sull’universo. Si giunge quindi a dare una prima interpretazione e spiegazione teorica al senso di profonda interazione ecosistemica che percepiamo, tra ogni fenomeno e organismo vivente sul pianeta, e alla più vasta interrelazione che connette tutto il cosmo, e di cui l’essere umano è diventato da tempo consapevole. Questo concetto di Campo Psi potrebbe quindi unificare molti domini scientifici, culturali e spirituali, sostenendo così la rivoluzione in atto nel pensiero contemporaneo, verso una visione più olistica e integrata dell’esistenza.

Tratto da: “Il Vuoto Sub-Quantistico e il Campo Psi” di Ervin Laszlo

Fonte: http://www.enciclopediaolistica.com/enciclopedia/sci2/sci06.htm

La Rivoluzione della Coscienza

Dialogo transatlantico

di Peter Russell, Ervin Laszlo, Stanislav Grof

" La nostra civiltà nel suo insieme è insostenibile.

E la ragione della sua insostenibilità va ricercata nel fatto che il nostro sistema di valori, la coscienza con cui ci relazioniamo al mondo, è una modalità insostenibile della coscienza "

La rivoluzione della coscienza è una discussione straordinaria fra tre delle più brillanti menti del nostro tempo, arguta nei suoi scambi e ampia nella sua portata.

Sebbene il nucleo alla base del dialogo sia la riflessione sulla pace nel mondo, Ervin Laszlo, Stanislav Grof e Peter Russell arrivano a parlare di crisi, trasformazione, obiettivi e valori, visioni del mondo, comprensione verso se stessi e gli altri, arte, scienza, religione e spiritualità.

Ma più di tutto, arrivano a parlare dello stato della coscienza umana.

In un entusiasmante botta e risposta, Laszlo, Grof e Russell si interrogano su come fare uso in maniera concreta ed efficace di ciò che hanno definito "la nuova mappa emergente della realtà".

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