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L a grande interconnessione

Siamo tutti interconnessi ma ci ritroviamo separati per l'immaturità del nostro spirito ad esercitare amore che ci mette in comunione

 

In un’intervista di Andrew Cohen a Michael Lerner, quest’ultimo afferma che la realtà fondamentale dell’universo è che siamo tutti interconnessi, in quanto facenti parte dell’unità di tutto l’Essere mentre ciò che normalmente sperimentiamo è innanzitutto un’alienazione da ciò che siamo.

Ciò è la conseguenza del non aver capito che siamo connessi a tutti gli altri esseri umani e a ogni essere senziente.

Tale incomprensione è la radice del problema, perché ogni forma specifica di separazione origina dalla nostra distanza o nella nostra mancanza di consapevolezza della connessione fondamentale con tutti gli altri esseri.

Siamo tutti parte di un unico universo oloquantico, ma abbiamo perso la sensibilità di ascolto per cui non percepiamo più tutto quanto da esso può arrivare a noi.

Il prendere consapevolezza della nostra interconnessione, ci condurrebbe a riconoscere che la felicità è data dalla crescita spirituale della nostra anima e tale crescita è strettamente dipendente dallo sviluppo di ogni altro essere umano sul pianeta.

Siamo tutti collegati ed ogni nostro egoismo è sbagliato.

Se non comprendiamo ciò e crediamo di potercela fare da soli, pensando che non ha importanza cosa sta succedendo agli esseri umani, non miglioreremo anzi regrediremo sempre più.

La separazione dagli altri esseri umani causa tutto il male che esiste al mondo, la comunione fraterna che non aiutiamo a concretizzarsi, non è solo al livello fisico ma anche a livello emotivo e spirituale.

Quindi allo stato attuale dei fatti, le relazioni tra gli esseri umani sono effettuate in modo che ognuno pensa per sé, la distanza tra di essi è altissima e la possibilità di una connessione amorevole è fortemente ridotta.

Tale separazione tra gli uomini riproduce lo stesso errore che compie di una cellula cancerogena.

Questa si preoccupa solo del proprio interesse senza badare a quelle che la circondano, cominciando a consumare sempre di più.

Succede la stessa cosa nella società, come segno di quanto sta succedendo nell’universo.

Cioè che l’uomo parte di esso sta andando fuori controllo.

Non abbiamo una chiara consapevolezza che siamo parte del tutto, insieme agli altri esseri, perciò consumiamo ogni cosa intorno a noi, in modo incredibilmente distruttivo, a livello ecologico, a livello sociale e soprattuto a livello individuale.

La mancanza di un amore reciproco sostituito da un profondo egoismo è la causa di tutto ciò.

Nonchè il disprezzo di tutto quanto non è all’interno del nostro piccolo cerchio egocentrico, fa sì che si formino tanti piccoli centri separati non desiderosi di alcuna comunione.

Ciò comporterà a lungo andare uno stato di separazione totale tra tutte le creature, come tante cellule morte che vanno verso la deriva provocando il crollo del sistema di cui fanno parte.

 

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