La Pazienza È Potere.......23.....4......19

La Pazienza È Potere

la pazienzaLa pazienza è potere” diceva spesso il filosofo cinese Confucio, eppure la grande virtù della pazienza sta vivendo un periodo di eclissi nella nostra società moderna: sono in molti infatti a confonderla con la pigrizia, l’apatia, la rassegnazione e il disinteresse. Tutti stati psichici accomunati dalla mancanza di energia vitale, ma la pazienza è proprio la capacità di controllare una grande energia vitale senza farsi travolgere, o meglio condizionare, indirizzandola così a buon fine.

Avere pazienza significa avere potere, si è in possesso di energia da indirizzare, quindi essere pazienti è un pregio che indica la capacità di saper gestire le situazioni della vita, anche quelle più complesse, con saggezza, calma, quindi un atteggiamento costruttivo verso ciò che è. Non si tratta affatto di rassegnazione, procrastinazione o indecisione; la pazienza infatti non è una virtù passiva che si concretizza nell’aspettare, ma piuttosto nel saper gestire molte situazioni cariche di potere senza perdere la giusta lucidità.

Nella vita capita a chiunque di affrontare una grande prova, come un esame, un lavoro, una malattia, ma anche un amore, una nascita, ed il vero ostacolo è saper resistere giorni interi alla più tremenda incertezza. Nei nostri momenti difficili della vita, nella nostra quotidianità, dobbiamo essere capaci di perseguire tenacemente una meta, di volerla con tutto noi stessi, eppure dobbiamo anche saper aspettare, perché è proprio il saper aspettare che aumenta la “carica” in noi, il potere a nostra disposizione. Certo sarebbe più facile sbraitare o dare in escandescenza mentre è più difficile aspettare, attendere e non lasciarsi travolgere incondizionatamente dall’attimo fuggente.

uomo-di-corsaUn proverbio olandese dice che “una manciata di pazienza vale più di tanti cervelli” e in tempi di civiltà “usa e getta”, di velocità amplificata dalla tecnologia, di notifiche, di rincorsa affannosa del tempo che è sempre più veloce di noi, sembra proprio che abbiamo perso (o dimenticato?!) la virtù della pazienza. E lo dico nel senso più letterale del termine, ossia non riconosciamo più alcun valore a questa virtù, a questo potere così essenziale nei rapporti umani. Il più delle volte, come ho già sottolineato, la pazienza viene considerata come procrastinazione, come una perdita di tempo o di comportamenti che non possiamo permetterci in un’epoca nella quale i nostri orologi sono sempre sincronizzati con scadenze in arrivo, impegni da rispettare, a programmi e lavori da portare a termine.

Eppure, per quanto possa sembrare tragicomico, è proprio la pazienza, il suo passo lungo, la sua saggezza, che ci consente di aspettare il momento giusto, la maturazione delle cose e non la loro evaporazione, prima ancora di averle messe a fuoco. Pensiamo ad esempio al corteggiamento.. dov’è finito? Chi ha tempo e pazienza di corteggiare una donna, o anche un uomo? Ora è tutto uno scambio di sms e di messaggi sui social, per arrivare subito al compromesso dello stare insieme. Salvo poi lamentarsi che quel stare insieme è durato troppo poco. Il motivo è semplice, la relazione non era carica di potere, manca un ingrediente fondamentale: quel potere trasmesso dall’aspettare, dall’essere pazienti, che si manifesta, appunto, sotto forma di corteggiamento.

gatto-aspetta-con-pazienza-La pazienza è ciò che nell’uomo più somiglia al procedimento che la natura usa nelle sue creazioni” scrive Honoré de Balzac nel suo libro “Le illusioni perdute”. E sono pienamente convinto che sia così. Pensate ad esempio alle api, al loro paziente quanto essenziale lavoro di comunità: in un solo giorno un singolo alveare visita 225 mila fiori, con un percorso pari a quattro volte il giro del Pianeta. E tutta l’attività delle api, la meravigliosa catena di ruoli e di funzioni, è dedita all’insegna della pazienza. Senza pazienza, senza quel potere, nulla è realizzabile. E le api sono soltanto un esempio, perché l’intera natura è colma di pazienza.

In questa società invece, più che pazienti possiamo benissimamente definirci impazienti, maestri dell’impazienza, carichi di un’impazienza spesso accompagnata da rabbia, segno di un vero rovesciamento dei paradigmi, con effetti micidiali: siamo diventati un popolo di cittadini che scatenano una rissa di condominio ogni mezz’ora, che litigano con il primo automobilista utile e non mancano certo di mandarle a dire al proprio collega più antipatico. Siamo mossi e ispirati proprio da quella perdita della pazienza che ci fa sentire forti, laddove invece siamo diventati tutti più vulnerabili.

Bisognerebbe riflettere, dunque, per essere pazienti, per prendersi il tempo necessario, per tirare un respiro prima di parlare, ascoltare e non solo comunicare a senso unico. Non dimentichiamo infatti, che per raggiungere obiettivi importanti ci vuole tempo e di conseguenza è fondamentale essere pazienti con se stessi, con gli altri e con il corso degli eventi necessari per avere successo. La pazienza è potere. E come scrisse Giacomo Leopardi:la pazienza è la più eroica delle virtù, giusto perché non ha nessuna apparenza d’eroico”.

Tragicomico

www.tragicomico.it/la-pazienza-potere/

Login utente