Non usare il paracetamolo, ecco quali sono i danni e come sostituirlo

Non usare il paracetamolo, ecco quali sono i danni e come sostituirlo

1 mesefa

Il paracetamolo, il principio attivo di molti farmaci (Tachipirina, Efferalgan, Acetamol, Normaflu, Sanipirina) viene consigliato da tutti i medici a qualunque età, persino ai neonati, ma i danni che compie nell’organismo sono profondi e possono manifestarsi anche dopo anni.

 

E’ così diffuso che è praticamente impossibile trovare qualcuno che non lo abbia mai utilizzato, fin da bambino o per i propri figli, almeno una volta, e purtroppo nessuno sa che questo farmaco, crea danni che aumentano ogni volta che viene usato.

Il Dr. Roberto Gava, autore di numerosi libri di medicina, nel suo “L’Annuario dei Farmaci”, spiega che le normali dosi di paracetamolo possono causare:

  • asma
  • allergia
  • alterazioni ematologiche (del sangue)
  • vertigini
  • sonnolenza
  • difficoltà di concentrazione
  • secchezza orale
  • nausea
  • vomito
  • danni gravi al fegato

E quello che è più grave, citando il Dr. Gava è che

 

“Il problema è che il paracetamolo è un potente farmaco ossidante e consuma le scorte del nostro più importante antiossidante: IL GLUTATIONE! E per di più, quando il glutatione scarseggia, il paracetamolo svolge la sua potente azione epatossica.

Il paracetamolo viene consigliato anche ai bambini piccoli e ai neonati, pur sapendo che i bambini (e i neonati in particolare) sono poveri di sostanze antiossidanti (come il glutatione).

 

Se uno si aggiorna, sa che studi scientifici pubblicati nel 2008 e nel 2009 hanno dimostrato che l’assunzione di paracetamolo aumenta la probabilità dei bambini piccoli di ammalarsi di autismo.”

L’uso di paracetamolo abbassa il sistema immunitario, danneggia la produzione delle nostre sostanze antiossidanti e facilita quindi l’insorgenza di influenze, malattie infettive, degenerative e soprattutto il cancro.

 

Il Dott. Claudio Sauro infatti dice:

Vorrei invitare tutti a non far usa di paracetamolo anche per le più piccole cose, tipo una febbre di 37°, cosa che si vede comunemente fare da tutti ed ordinato a valanga perfino dalla classe medica, oltretutto il paracetamolo è un prodotto da banco che si può acquistare in farmacia anche senza ricetta, ed è considerato, anche grazie alla pubblicità, una panacea universale.

Il paracetamolo inibisce un enzima importantissimo, la glutatione perossidasi, è il principale enzima endogeno che abbiamo per neutralizzare i radicali liberi. Questo non è un segreto, stà scritto sul Harrison e su altri testi autorevoli come ad esempio Current Therapy. Il paracetamolo può causare se si superano i 4 gr/die un epatite abbastanza grave, la così detta “Epatite da Paracetamolo” che troverete su qualsiasi testo di medicina. C’è però da sottolineare che il bambino piccolo è particolarmente carente di glutatione perossidasi, per cui nel bambino l’epatite può essere più frequente. Non solo, ma il paracetamolo sopprime la glutatione perossidasi anche a dosi relativamente basse (1 gr/die), cioè a dosi che si usano comunemente in terapia, ma nel contempo causa una caduta delle difese immunitarie. Lo constato continuamente ogni giorno soprattutto in bambini con tracheiti e bronchiti che non guariscono ed ai quali le mamme sono solite dare il paracetamolo come panacea, tolto il paracetamolo guariscono subito.

Lo dico, perché il suo uso, se abbinato a qualsiasi chemioterapia naturale ne sopprime l’effetto immunostimolante, e cioè esattamente quello che si cerca di ottenere con le sostanze naturali immunostimolanti. C’è da dire che la febbre non andrebbe mai abbassata nell’adulto a meno che non superi i 39°, perché con la febbre è dimostrato che c’è maggior produzione di anticorpi, cioè la febbre è una reazione naturale dell’organismo per produrre anticorpi.

Come avevo spiegato negli articoli La Febbre rinvigorisce e ci rinnova anche mentalmente. Perché tanta paura? e Aumentare la temperatura del corpo è il segreto del benessere la temperatura corporea è un fattore importantissimo e abbassarla non fa altro che creare danni. Il nostro corpo funziona meglio ad una temperatura normale di 36.5 – 37 °C , mentre quasi tutti hanno una temperatura basale tra 35 e 36 °C.

Cosa fare quando abbiamo la febbre?

Questa domanda sorge spontanea e la risposta è che nell’adulto non è necessario fare nulla se la temperatura rimane sotto i 39 °C perché il nostro corpo sta lavorando al massimo per depurarsi, sciogliere le tossine e a tale temperatura ha un sistema immunitario 1000 volte più potente di quanto è presente ad una temperatura di 37 °C. Io negli ultimi due anni ho avuto due volte la febbre, non ho preso alcun rimedio, semplicemente digiunato e in un giorno la febbre è scomparsa e dopo mi sentivo completamente rinnovato e ripulito.

Ecco i consigli per abbassare la febbre troppo alta

  • Spugnature a freddo su polsi, polpacci e caviglie, le spugnature sono da rinnovare ogni 10 minuti e devono essere fatte a base di aceto e acqua in parti uguali.
  • Tintura madre di genziana, ad azione febbrifuga, 40 gocce due/tre volte al giorno.
  • Tisane depurative per drenare le tossine e per indurre una profusa sudorazione disperdendo il calore in eccesso e riducendo di conseguenza la temperatura corporea: fiori di camomilla, eucalipto, spirea, salice, sambuco, tiglio, zenzero, timo, genziana, lavanda, malva, rododendro.
  • Basilico Tulsi. Nell’ayurveda il basilico tulsi viene usato per far abbassare la febbre:  fare una bevanda utilizzando circa 12 grammi di foglie di Tulsi da far bollire in mezzo litro di acqua pura. Assumere due volte al giorno con mezza tazza di latte, un cucchiaio da tavola di zucchero e un cucchiaino di polvere di cardamomo. Questo aiuta ad abbassare la febbre.
  • Estratto di corteccia di salice bianco ricca di salicilati da cui è derivato il famoso acido acetilsalicilico (aspirina).
  • Belladonna: L’omeopatia per la febbre consiglia di assumere Belladonna 5 CH  3 granuli ogni 2 ore
  • DR. RECKEWEG R1 Gocce: L’omeopatia consiglia per la febbre (in caso di infiammazioni locali acute e croniche di natura infiammatoria, batterica o virale) all’inizio 10-15 gocce in poca acqua ogni mezz’ora per ½ – 1 giorno. Dopo il miglioramento, prendere stessa dose ogni 1-2 ore.

Adulti: Se supera i 39° nell’adulto è sufficiente assumere 2 litri di acqua fresca di rubinetto con dentro spremuti 4 limoni , e la febbre si abbasserà come con il paracetamolo.

Bambini: Nel bambino va tenuta più bassa che nell’adulto per il pericolo di convulsioni. Ma anche nel bambino funziona benissimo acqua e limone.

Ecco cosa afferma inoltre il Dr. Sauro:

“Inoltre non si ricorra agli antibiotici se non nei casi veramente necessari, spesso anche gli antibiotici abbassano le difese, fanno passare il mal di gola, ma puntualmente questo si ripresenta una settimana dopo. Ed allora bisogna agire in altro modo, stimolando le difese. Devo dire che io vedo moltissimi bambini, le mamme me li portano perché non guariscono con le cure del pediatra, ma in cosa consistono queste cure?? nella somministrazione di paracetamolo e di antibiotici. Quello che è più grave è che moltissimi bambini sono rachitici (torace a botte) e pochi pediatri hanno l’accortezza di prescrivere Vitamina D; ora il rachitismo predispone alle bronchiti inoltre determina una caduta del sistema immunitario. Vedo sempre, che tolto il paracetamolo, e somministrata Vit D i bambini guariscono, sempre e non si ripresentano le bronchiti o le tracheiti o le faringiti.”

Dionidream - Il sapere del nuovo mondo

www.dionidream.com/

Login utente