Ogni Male viene consentito solo per produrre un Bene: la Crescita delle Coscienze
Ogni evento drammatico, ogni ruberia, ogni violenza o prepotenza del potere finisce sempre per produrre una crescita di coscienza.
Nonostante le intenzioni umane non fossero quelle, è il Mondo Spirituale che consente il sorgere e l’attuarsi solamente di quelle cattive intenzioni che sono suscettibili di produrre evoluzione e crescita delle forze di consapevolezza e di amore.
A beneficio di tutti coloro che ne sono coinvolti. E persino, prima o poi, di coloro che si sono fatti strumento di forze antievolutive. Questa la chiave di coscienza da usare per mantenere sempre una fede nella vita che guardi con curiosità e positività a qualsiasi evento.
E per coltivare una speranza che confidi nella grande, universale ed amorosa maternità del Mondo Spirituale nei confronti di tutti.
Sì, proprio di tutti…
Per questo, guardando agli eventi intorno a noi, sia a quelli del nostro quotidiano che a quelli prodotti dai grandi e devastanti poteri oscuri, non dobbiamo mai perdere la positività, la fiducia e la speranza. Un male fine a se stesso, nell’economia evolutiva dell’universo, non viene consentito.
Quello che fanno le forze anticoscienza finirà comunque per produrre un bene, anche se oggi proprio non lo vediamo.
Un bene per noi e per loro, che sono solo fratelli “un po’ indietro” nella impegnativa scuola d’amore che tutti siamo venuti a frequentare su questa bellissima Terra.
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Carotenuto le chiama anche “forze dell’ostacolo”: in apparenza soltanto negative, “demoniache”, ma in realtà, per quanto abominevoli, anch’esse funzionali, in ultima analisi, alla “strategia del risveglio” con cui, silenziosamente, l’umanità sarebbe alle prese. Solo lo stato di crisi, infatti, mobilita le risorse interiori, altrimenti dormienti. Il male, in funzione del bene: una visione filosofica tipicamente orientale, in Occidente abbracciata per lo più dalle correnti minoritarie, esoteriche, come il templarismo (San Bernardo che non uccide il diavolo, ma lo doma tenendolo al guinzaglio, incatenato).
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