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Tu sei quello che pensi di essere
Quella che chiamiamo “prospettiva” o, più semplicemente, “modo di vedere le cose” ha un’importanza determinate nella nostra vita.
Una frase ripetuta spessissimo da chi si occupa di motivazione è: “Noi siamo quello che pensiamo”. E’ proprio così: TU sei quello che pensi di essere!
Luoghi comuni? False credenze? Filosofia spicciola? Pur non essendo uno psicologo, torno con la memoria al fenomeno che gli psicologi chiamano “profezia autoavverantesi”. Che significa questa strana espressione? Cerco di spiegarmi con un esempio molto semplice.
Devo andare ad una festa e, per qualche motivo, prima di arrivarci mi convinco che a quella festa troverò solo persone antipatiche e noiose. Probabilmente mi condizionerò in maniera così negativa che, una volta arrivato a destinazione, non riuscirò a comportarmi in maniera disinvolta: sarò teso, mal disposto nei confronti degli altri a tratti addirittura maleducato!
Le altre persone faranno presto a bollarmi come l’asociale o il pomposo della situazione e, con tutta probabilità, si comporteranno di conseguenza evitandomi ed isolandomi.
Morale della favola? A quella festa incontrerò effettivamente delle persone noiose ed antipatiche, ma questo dipenderà dal modo del tutto sbagliato con il quale mi sono rapportato ai presenti.
Se fossi andato a quella festa convinto di divertirmi, con un atteggiamento di apertura rispetto alle novità ed alla possibilità di conoscere persone interessanti, probabilmente sarebbe finita in maniera ben diversa
Ecco il punto: noi siamo quel che pensiamo e che quel che diventeremo in futuro è una conseguenza diretta di ciò che pensiamo adesso.
La maniera in cui siamo abituati a percepire il mondo che ci circonda influenza in modo fortissimo i risultati che riusciamo a raggiungere, le relazioni che stabiliamo con gli altri, più in generale la nostra vita.
Cosa succede a chi adotta un atteggiamento perennemente negativo rispetto al mondo che lo circonda?
Le persone che gli stanno intorno si renderanno conto della sua negatività e presto cominceranno ad evitarlo, dicendo che si fa troppe “menate”, che porta “sfiga”, o che è “proprio insopportabile”.
La persona perennemente rabbuiata fatica a riconoscere le occasioni, non trova il coraggio e l’entusiasmo per “osare” quando si può e si deve. Non prova nemmeno a raggiungere i suoi obiettivi, perché “tanto le cose vanno sempre per il verso sbagliato!”. E’ questa la strada che porta dritta al fallimento.
Al contrario, un atteggiamento positivo rispetto alle cose ci aiuterà ad acquistare più fiducia nei nostri mezzi, ad “osare” di più, a cogliere le occasioni che ci si presenteranno, a lottare con maggior entusiasmo per raggiungere i nostri obiettivi.
Sono convinto che, a parità di competenze e di opportunità, le cose non possono che andare sempre meglio a chi le affronta con lo spirito più positivo e costruttivo. Se anche tu sei un “negativista cronico” e se, soprattutto, ti va di cambiare e di cominciare ad apprezzare la vita, allora comincia proprio ora, adesso!
TU sei quello che pensi di essere e quel che diventerai domani è una conseguenza diretta di ciò che pensi in questo momento!
di Luca Panza
Tu sei quello che pensi di essere – Crescere Leggendo
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