OCCHI DEL GUFO.... 1° Animale totem di Viramo = ( guida )

Occhi Del Gufo

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OCCHI DEL GUFO

Saggezza. Vedendo chiaramente nel buio, il gufo dà il potere della
visione e della CHIAROVEGGENZA– Saggezza.

Vedendo chiaramente nel buio, il gufo dà il potere della
visione e della chiaroveggenza. Permette di dissipare la confusione e
di vedere la verità nascosta dietro il velo della nebbia che avevi
creato. Ti aiuta ad agire con introspezione e sapienza, dando
attenzione a situazioni che necessitano di chiarezza.aroveggenza. Permette di dissipare la confusione e
di vedere la verità nascosta dietro il velo della nebbia che avevi
creato. Ti aiuta ad agire con introspezione e sapienza, dando
attenzione a situazioni che necessitano di chiarezza.

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Significato della parola chiaroveggenza...

Nel suo significato proprio é la visione paranormale e quindi
indipendente dal canale dei sensi, di oggetti, fatti o persone lontane
nello spazio o nel tempo dal soggetto chiaroveggente. La chiaroveggenza
comprende anche la retro-cognizione e la precognizione che tuttavia
presentano problemi più complessi.

La chiaroveggenza si può
manifestare nelle condizioni più varie: in stato di veglia, durante il
sonno normale, in stato ipnotico provocato o auto-indotto o trance, può
essere spontanea o sperimentale; può affermarsi indipendentemente da
ogni volontà o essere favorita da varie pratiche.

E' un fenomeno
molto antico e già Platone aveva riconosciuto il suo frequente
insorgere nel sogno. Sia la chiaroveggenza che molti altri fenomeni
magici abbondarono nel Medioevo e nel Rinascimento, ma i primi studi
iniziarono negli ultimi due decenni del Settecento e soprattutto in
Francia con le esperienze del medico austriaco Franz Mesmer che
magnetizzava, ossia ipnotizzava, i sui pazienti per guarirli dalle loro
malattie. Molti altri si accostarono a queste esperienze e nel 1840
l'Accademia di Medicina di Parigi (la stessa che aveva condannato il
Mesmer, per poi concludere che la condanna di trent'anni prima era
stata troppo affrettata) decise di interessarsi della fenomenologia che
riteneva comunque dovuta ad impostura. Ma proprio in quel periodo
apparve sulla scena quello che forse fu uno dei più grande
chiaroveggenti dell'Ottocento, Alexis Didier che, in stato sonnambolico
leggeva libri chiusi, ritrovava oggetti perduti, giocava a carte e a
biliardo con gli occhi bendati, descriveva ambienti che non aveva mai
visto indicandone tutti i particolari, anche quelli che erano ignoti ai
presenti. I fenomeni che produceva erano così strabilianti che lo
stesso Hudini, grande illusionista dell'epoca , dichiarò che non
avrebbe mai potuto ripeterli con pratiche illusionistiche.

Nella
seconda metà del secolo la chiaroveggenza viene messa in ombra dalla
telepatia, anche se gli americani continuavano a studiarle entrambe. Si
comincia a manifestare una chiaroveggenza cosiddetta viaggiante: il
sensitivo, in questi casi in stato di trance, sembra trasportarsi in un
dato luogo e lo descrive esattamente agli sperimentatori. Studiarono
questo fenomeni il Cox, il Myers, lo Schrenck-Notzing, il Richet.

Ai
primi del Novecento la chiaroveggenza e la telepatia vengono studiate
con eguale interesse .I sensitivi più famosi sono ora Elisabeth
D'Espérance, Gladys Leonard Osbornem Ludwig Kan, Pascal Fortuny, Stefan
Ossowiecki che vengono studiati anch'essi da scienziati illustri quali
il Geley,il Richet, il Lodge, l'Osty.

Questi conclusero che
alcuni casi di chiaroveggenza possono essere riferiti a fenomeni
telepatici, altri invece, come per la Leonard e l'Ossowiecki essi non
rientravano in questa casistica poiché manifestavano caratteristiche
diverse che consentiva loro di leggere libri chiusi, scelti a caso in
una libreria, di cui spesso gli astanti non conoscevano neppure il
titolo quindi non poteva essere stato trasmesso telepaticamente.

Questi
studi si diffondono anche in Russia ed assumono un'importanza, per la
loro applicazione pratica, non inferiore a quella della bomba atomica.
Il primo studioso ufficiale é Leonid Vasilev, il quale cerca le basi
della telepatia e della chiaroveggenza in un'energia psichica affine
alle energie fisiche conosciute. Nel 1962, in una clinica per malattie
nervose viene scoperta una giovane donna, Rosa Kuleshova, la quale era
giunta a leggere con il solo tatto la scrittura stampata e sapeva
distinguere al tatto i colori, anche se proiettati su una lastra di
vetro. Sempre negli anni sessanta il dott. A.S. Novomeyshy inserisce
questi esperimenti nell'ambito accademico cominciando ad allenare i
suoi studenti del Collegio Pedagogico a distinguere colori diversi su
superfici lisce.

Un esame e una classificazione della
fenomenologia possono essere fatti soltanto da un punto di vista
esteriore, che tenga conto delle affinità e delle diversità più
appariscenti, in quanto non si conosce la natura della chiaroveggenza.

Una
delle classificazioni é quella che si può stabilire in base alle
diverse condizioni ambientali che la chiaroveggenza deve superare per
affermarsi. In conformità con la definizione che abbiamo dato, possiamo
allora dividere la fenomenologia in tre grandi gruppi: 1)-
chiaroveggenza attraverso corpi opachi; 2) - chiaroveggenza nello
spazio; 3) - chiaroveggenza nel tempo. Nel primo gruppo rientra tutta
la fenomenologia cosiddetta criptoscopia, che può significare tanto
visione occulta, quanto visione di ciò che é nascosto e cioé la visione
di oggetti chiusi in scatole o comunque celati, la lettura di liberi
chiusi o suggellati, la percezione extrasensoriale di carte ESP,
insomma di tutti questi casi in cui il sensitivo, ma neppure i presenti
sono a conoscenza della natura del bersaglio. Anche la visione degli
organi interni altrui (autoscopia), la diagnosi chiaroveggente, che può
consistere in fenomeni di autoscopia ed eteroscopia con in più la
percezione di una malattia e a volte dei necessari mezzi di cura,
oppure limitarsi al riconoscimento del male senza la visione
dell'organo malato, la radiestesia in senso lato, rientra in questo
gruppo.

In questo tipo di chiaroveggenza una domanda importante
é se la natura o la sostanza dell'ostacolo possa influire sul fenomeno.
La scuola quantitativa del Rhine afferma di no, mentre in Francia,
Pierre Duval giunge alla conclusione opposta.

La chiaroveggenza
nello spazio comporta il problema se la distanza influisca o meno sul
fenomeno. La quasi totalità degli studiosi afferma che, nella
chiaroveggenza come nella telepatia, la distanza non influisce.Il Duval
, anche qui, é di parere contrario in base ad un'esperienza da lui
fatta. Egli si valse di 60 buste di carta nera in una sola delle quali
era inserito un leggerissimo foglietto di carta rossa. Mescolate le
buste in modo che neppure lui era più a conoscenza di dove si trovasse
il foglietto, ne dispose una trentina davanti al soggetto ed altre
trenta ad una distanza di circa 600 metri. I risultati ottenuti furono
più considerevoli quando la busta era lontana che quando era vicina.

Infine
la chiaroveggenza nel tempo può presentarsi sia come chiaroveggenza del
passato (o retro-cognizione) che del futuro o precognizione. Il
problema principale é quello della reale presenza dell'oggetto così
conosciuto che, nel passato non dovrebbe esistere più e, nel futuro,
non dovrebbe esistere ancora.

Sulla chiaroveggenza si é molto
discusso e si continua ancora a discutere anche perché è molto
difficile isolare l'atto chiaroveggente e considerarlo in sé in un suo
processo sempre uguale per tutti i casi. Per questo oggi molti
parapsicologi tendono a dare alla parola chiaroveggenza un significato
molto vasto e senza limiti precisi.

Comunque molte ipotesi,
alcune delle quali strutturate in vere e proprie teorie, sono state
avanzate e sempre in maniera contrapposta.

Le ipotesi più
recenti mirano ad una conciliazione e in genere si fondano sul concetto
di campo: si tratterebbe di un campo affine a quelli conosciuti -
gravitazionale, magnetico, ecc. - ma costituito da forze psichiche,
tale da occupare tutto l'universo non solo spaziale, ma anche
temporale, da formare una sorta di rete attraverso la quale il tutto
comunica con il tutto.

da http://www.centroitalianoparapsicologia.or...aroveggenza.htm

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