La relazione è un’operazione a cuore aperto e spesso anche un campo di battaglia
La relazione è un’operazione a cuore aperto e spesso anche un campo di battaglia
Sarebbe saggio capire che siamo fatti tutti nello stesso modo e tutti abbiamo dei vuoti affettivi perché i genitori, non essendo esseri perfetti, non hanno potuto darci esattamente tutto quello di cui avevamo bisogno, proprio nel modo in cui ne avevamo bisogno e nel momento in cui ne avevamo bisogno.
Tutti ci aspettiamo di trovare qualcuno che magicamente soddisfi i nostri bisogni emotivi, condivida le nostre idee, ami ciò che amiamo e creda in ciò in cui crediamo.
La nostra aspettativa è quanto meno spropositata.
Perché non possiamo renderci conto che l‘altro è come noi e non è stato creato da Dio (o chi per lui..) allo scopo di soddisfare i nostri sogni?
La relazione diventa un’operazione a cuore aperto ed un campo di battaglia ove ognuno si trova di fronte ai propri bisogni, alle proprie aspettative, al dolore delle proprie ferite, ma anche all’aggressività delle proprie pretese.
La relazione esaspera i nostri modi di reagire (sfuggenti, distaccati, disperati, aggressivi, ecc.) di fronte alla delusione delle nostre aspettative, alla paura di non essere amati come vogliamo noi, alla paura di non essere adeguati e non meritare l’amore, ecc.
Possiamo imparare a guardarci dentro e prendere consapevolezza di quello che sentiamo e pensiamo quando siamo davanti all’altro, di quello di cui abbiamo bisogno e che ci aspettiamo e che spesso pretendiamo, nonché di come ci comportiamo con l’altro a seguito di tutto ciò.
Possiamo imparare anche a metterci nei panni dell’altro e a provare a sentire quello di cui avrebbe bisogno, cosa sente in nostra presenza, cosa muove il suo comportamento, come si sente di fronte a noi e cosa provochiamo nell’altro.
Nessuno è obbligato ad amarci e a soddisfare ogni nostro bisogno e noi non siamo obbligati a soddisfare qualunque bisogno altrui ed accettare qualunque relazione.
E’ necessario divenire molto consapevoli di sé stessi e poi degli altri con visione chiara di come sono le cose, con amore e vasta comprensione. Ove possibile bisogna imparare a parlare dal cuore senza giudicare e insieme capire se lo stare uniti può essere un cammino di crescita che cura le nostre parti ferite rimaste vulnerabili e bambine, o aggrava le vecchie ferite.
Senza giudicare osserviamo quale è la realtà delle cose e impariamo ad agire al sommo della nostra saggezza.
Manisha
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