mi sento una suora da moulin rouge...( C'E' POSTA "RIVOLUZIONARIA " PER MAREA )

Ciao MARINELLA,

ieri sera l'energia era molto bella e fluiva via liscia come l'olio (almeno io percepivo questo).

l'ultima lettura dal magico libro mi ha particolarmente colpito: integrità, il matrimoniosacro tra individualità e personalità.

credo oggi che essere retta significhi saper porre al primo posto l'individualità che deve organizzare e muovere la personalità..solo che prima va scoperta la Santa individualità...e, quindi, dove nn mi sono ancora trovata sembra di camminare come i granchietti (all'indietro), per andare a scovare la mia parte non ascoltata.

bene. detto questo andiamo al dunque.

oggi metto in luce il mio senso di impotenza. si hai capito bene. L'impotenza la sento nell'intimità e nel lavoro, anche se sono due aspetti distinti, si amalgamano insieme creando un mesedoz (in gergo dialettale).

nell'intimità in questo momento sono messa alla prova perchè reagisco in maniera non ancora nuova in situazioni nuove. bene.

Il disagio che vivo è proprio questo: se prima accentuavo i miei comportamenti al fine di non fare vedere i miei "problemi" (con grande perdita di energia) ora cerco di evitare il contatto..

ma si sa che saltare l'ostacolo e accentuare un comportamento per dimostrare di non essere condizionati da un "problema" non significa affrontare il problema...

Quindi oggi rimango qui esattamente a guardare me stessa che fatica a lasciarsi andare, che mantiene il  controllo per proteggere se stessa..e mi faccio tenerezza..diversamente da ieri

sai una cosa? mi faccio proprio tenerezza.

la mia agenesia fisica riguarda proprio la relazione con il prossimo, i reni e l'apparato urogenitale in se ha proprio a che fare con la relazione, con la diffcioltà ad entrare in relazione.

cosa vorrà comunicarmi la mia materia? molte volte me lo sono chiesta.

in parte ho trovato risposta.

Partendo dal presupposto che è necessario sapere e stimare la persona a cui ci si sta donando...e cosa si dona e cosa si prende

Credo fermamente che una donna abbia il  diritto di vivere la propria sessualità con gentilezza, femminilità e sano egoismo e che vivere con dignità la propria femminilità..non significa essere zoccole come molti mi hanno fatto credere o sentire...significa essere donne dignitose e mature non altro.

Ancora qualche retaggio cattolico c'è dentro di me..altrimenti vivrei ciò che ho appena scritto senza menate..

invece tante cose giocano in me: la consapevolezza di dovermi poteggere e proteggere le mie "particolarità"( tu sai e nn è il caso di entrare nel dettaglio) forse la paura di essere giudicata, oltre che di giudicarmi e poi...il troppo valore dato a qualcosa che in fondo ha il  giusto valore ma non è esattamente il forziere delle monete d'oro..insomma non è che se stai con uno te lo devi per forza sposare vivere 5 vite insieme e chiudere fuori dalla tua vita il resto del mondo......solo perchè hai avuto una parentesi felice e magari sincera!!!!

insomma la vita è più semplice si sa da il  giusto valore a tutto...ne troppo poco ma manco troppo....

Mari...è un punto che credo abbia bisogno di essere da me compreso in primis, perchè chiudersi alla vita, assumendo un atteggiamento da suora non mi sembra l'atteggiamento corretto verso la vita me stessa e il prossimo, tanto quanto sbagliato è assumere l'atteggiamento opposto..

i problemi arrivano per essere risolti, vivendo la vita in maniera diversa, da ciò che si credeva giusto..

così è, senno sta "malattia" capitava ad un'altra creatura e si sa l'esistenza non sbaglia...e forse vuole dirmi che la vita va vissuta dignitosamente rettamente ma vissuta e bene e godendone appieno. ho gli stessi diritti di un uomo anche li, o no? io dico si

ed io VOGLIO APRIRMI ALLA VITA,

CHE NE PENSI?

Marea