RELAZIONI...( C'E' POSTA + PER MAREA )
Ciao MARI,
come va?ho una domanda
negli ultimi giorni mi sto relazionando con una persona che dice di volermi conoscere.
io già sento che non mi piace e che non è scattata una mazza di niente ma comunque sempre di amichevolezza si tratta..
la cosa che mi stupisce è che parla un sacco di se, dei suoi impegni hobby, sport, giornate,lavoro, locali, soldi, di quanto guadagna e che non mi chiede mai un cavolo di me e della mia vita e di chi sono io e di quali sono i miei hobby, di cosa mi piace fare di cosa mi piace mangiare, di come mi piace dormire..
hai presente il film viaggio di nozze di Verdone dove lui faceva la parte del medico?
ecco istes (ed è pure medico).
che ridere..beh lo specchio non sbaglia mai..e giuro sta cosa mi fa ridere...sento che potrei anche stare zitta e questo specchio continuerebbe a parlare parlare parlare di se dei suoi hobby di quanto guadagna di come e chi e quando perchè ha visitato.
particolare.. molta mente...
perchè una persona parla cosi tanto di se, quando dice che vuole conoscere te?forse non è importante saperlo...ma è curioso ed è un atteggiamento (ioioioioiooioioioiooioioioooioiooioiioioioiioioioiooioioioio) che ho giò cosciuto..è la paura di essere rifiutati ?
(difatti poi scopri che questo uomo ha 30 gg dalla nascita è stato affidato alla nonna perchè i genitori non potevano accudirlo..di mio sento di non dire nulla)
BACISSIMI!!
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Il suo è un bisogno
Il suo è un bisogno d'attenzione, quando si parla si sentono gli sguardi su di se e questo fa sentire ( almeno in quel momento) importanti.. per non dire ASCOLTATI.
Se non ti interessa sii chiara, poi fai quello che senti in cuor tuo di fare.. Se lo ascolti, sii sincera e se non hai desiderio di ascoltarlo..... non ascoltarlo ...
La vera amichevolezza è quello che ho sopra elencato..il resto e fufa.
Se non senti il suo dolore e non ti va di ascoltarlo, vai oltre è più corretto, sia verso di te che verso di lui...= coerenza al tuo VERO SENTIRE EMOZIONALE O NON.
BACIOTTI
fermo ciò che hai detto
provo ad andare in profondità con meno strafottenza e più onestà
seguo il tuo consiglio
sento molto forte il suo dolore, dolore di bimbo che ha bisogno tantissimo di essere ascoltato (questo mi capita con tutti ormai)
io vorrei ascoltare e allievare ma soprattutto consolare il suo dolore (o dovrei dire il mio?)...per questo ho ascoltato ed ascolto, ma m i rendo conto che posso solo farlo fino ad un certo punto
in cui si arriva ad un bivio in cui andare oltre significa veramente fare del male pensando di avere fatto del bene...
quindi: posto che ho giò espresso a lui il fatto che sento solo un interesse di amico amico nei suoi confronti (a te dico nel suo essere adulto) e non altro...ed è un sentire che subito percepisco..a pelle..
troverò il modo di evitare che si illuda e, allo stesso tempo, sento il bisogno di ascoltare ancora un attimo, poi di sicuro non sarà compito mio curare il suo "bambino" anche perchè non è detto che lui voglia curarlo (nn penso proprio che voglia contattarlo)
ma è corretto questo m io atteggiamento?
perchè sento questo bisogno di ascoltare tra le righe la parte ferita altrui?
"perchè sento questo bisogno
"perchè sento questo bisogno di ascoltare tra le righe la parte ferita altrui"?
Semplicemente perchè il cuore ha iniziato a vibrare nella Coscienza Cristica.
L'atteggiamento corretto è quello di pensare e agire in sintonia, se ti senti centrata allora sei vera, qualunque sia la tua azione...Ascoltati, e ascolta, questo è il segreto che può aprire il CUORE CRISTICO degli uomini = specie...
L'amore fluisce e tu fluisci in esso..tutto qua.. Un caldo abbraccio
chebello
non pensavo che da una domanda posta quasi per scherzo potesse scaturire una lezione cosi profonda.
mi ascolto e ascolto.
molto bene.
grazie
capita a me come capita a te
Ciao Mara... Ti racconto cosa mi succede.. L'esistenza mi ha mandato in soccorso un giovane aiutante di nome Davide che mi aiuta sul lavoro... ora ho "scoperto" che ha un grosso problema di relazione con le ragazze (una in particolare - KARMA), e forse. (sottolineo il forse) posso aiutarlo grazie al percorso intrapreso con la scuola.... Che sia io che posso aiutare lui a crescere dove io sono stato con tanto amore accompagnato dall'esistenza? Ho iniziato a parlargli di rispetto di se, delle paure e dei condizionamenti, facendogli vedere delle cose di se stesso, e mi stà seguendo.... Se non mi seguiva avrei smesso subito. Come dire, magari l'esistenza ci manda anime a cui possiamo dare un aiuto se lo vogliono... chi ha bisogno di un "padre" e chi di una "madre"... (hai visto mamma come sono bravo? Ti prego dimmi che sono bravo...)....
che ne pensi? Un abbraccio a tutti.
Da ora e in poi Joshua
ragazzzzzzzziiii
quanto abbiamo bisogno di sentirci bravi,importanti, riconosciuti
quanto quanto quanto quanto bisogno...
credo che fai bene a farlo, se t senti bene nel farlo
inoltre penso che solo coLei o cuLui che fa una bella azione con il cuore disinteressatamente e per il piacere di farla e di fare del bene e non per sentirsi dire "brava o bravo" o per guarire se stessa/o può chiamarsi veramente liberata o Santa e Guarita.
cosi penso.
ciao ciao
mi dedico una canzone di Grignani quella che fa "ciao tristezza mia tu resta io vado via!e quindi, quindi ciao!" bella allegra e viva!