L’aura è la luce dell’anima” “E anche il riflesso del nostro comportamento”

“ L’aura è la luce dell’anima” “E anche il riflesso del nostro comportamento”

mercoledì, 2 giugno 2021
Domanda:
Cara Maria, tutte le più antiche tradizioni spirituali parlano di una specie di luminescenza, un alone di luce che abbiamo intorno al corpo, chiamato aura, che protegge l'anima. Ma sono pochi quelli che affermano di sapere che cosa sia esattamente e ancora meno coloro che dicono di vederlo. Puoi dirmi in quali rivelazioni ne parlano i Maestri del Centro?
Risposta:
Cara Gisella, bisogna avere coscienza della conoscenza per capire l'importanza dell'aura o aurea. E bisogna essere sensitivi o almeno molto evoluti per avvertirne la presenza e vederne i colori.

L'aurea non è altro che il riflesso dei pensieri e dei comportamenti dell'essere umano, essa ne filtra anche le eventuali disarmonie e negatività, a tal punto che si formano dei buchi nella sua bolla e il corpo, non più totalmente protetto, rischia di ammalarsi. Come ho già detto nella risposta n.96 sul plenilunio, è nel nostro corpo astrale, chiamato anche aurea, che si forma tutto: i pensieri, le azioni, i pregiudizi, le negatività. L'aurea, dunque, è come un filtro che trattiene tutte le impurità derivanti dai nostri comportamenti. E questo filtro viene ripulito durante la notte dai raggi lunari, dall'energia che viene dalla luna, specialmente durante un plenilunio, cosicché la mattina abbiamo un'aurea ripulita e con essa un'energia rinnovata, un' energia nuova.

Che cosa è l'aurea? E come si forma? Cosa sia ce lo spiega in sintesi molto bene Luigi: “Nell’anima in sé è lo spirito che è il centro, poi l’anima che lo avvolge, e poi l’aurea che lo difende. Fanno tre parti insieme, come fanno parte nella stessa misura il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Lo spirito, il sacro spirito che deve essere inviolato, è protetto dall’anima; a sua volta l’anima, che è sacra perché avvolge lo spirito, ci vuole un qualcosa che la protegga: è l’aurea.” (Luigi 18.1.89)

E come si forma, è grazie al kundalini, una forma di corrente elettromagnetica che altro non è che l'energia divina che scorre dentro di noi lungo la colonna vertebrale partendo dal più profondo della spina dorsale, cioè dall'osso sacro (proprio per questo detto “sacro”). Questa energia sale girando in senso orario come una spirale e, attraverso le trentatre vertebre (33 è un numero pieno di significati) arriva ad attivare l'emisfero destro del nostro cervello, quello collegato con lo spirito, che si comporta come un accumulatore di energia, energia che viene attirata man mano che l'essere umano “si sveglia” spiritualmente). “La punta del kundalini attira energia tramite la ghiandola pineale, attinge energia, energia creativa spirituale” (Il Maestro 28.4.93). È lì che si forma l’essenziale evoluzione della nostra anima, perché questa parte ha contatto diretto con lo spirito.

Su questo magnifico meccanismo divino, ti segnalo una rivelazione del Maestro, una di Luigi e due approfondimenti di Neri.

“Cosa cerca l’essere umano?, soprattutto cerca un equilibrio terreno, cerca dei propri valori terreni, cerca una posizione terrena, cerca amori terreni, cerca le passioni terrene. Cerca tutto ciò che è nato in lui nella sua dualità. Egli, attratto dall’attrazione terrena e non più dall’attrazione divina, si perde nell’unica ricerca che sente.

Ecco che allora nasce in lui la discordia, perde il suo equilibrio e non sa trovare l’unica ragione per cui egli è sulla terra. E forse l’amore dovrebbe soffrire per questo, e il richiamo delle Guide, il richiamo della Luce gli dice: “Figlio, su coraggio! Figlio guarda!” Ma egli, sordo, continua la sua via terrena e si perde nell’unica esistenza della propria esistenza, di questa esistenza, di questa vita terrena.

Allora, Io dico a voi di essere coscienti, cercate di avere questa coscienza della conoscenza, affinché nessuno di voi vada perduto: essere coscienti della conoscenza che ognuno ha dentro di sé.

Dov’è la conoscenza o Padre? – disse il figlio – “Ma la conoscenza è nella tua intuizione, è nella tua rivelazione che non ti lascia e non nasce dalla mente umana, ma nasce dal profondo del tuo intimo, sgorga dall’inesauribile fontana dell’anima. Ella si rivela solo nella tua mente pura e viene a te con nuove idee, nuovi messaggi, nuove vibrazioni; ella si incarna e si ripercuote dentro di te fino a scuotere tutto il tuo essere, e allora senti che tutto vibra dentro di te e senti quell’amore inesauribile che ti trasporta e ti porta al di là di ogni conoscenza umana. Ma non puoi avere la conoscenza se non hai la coscienza di sapere che tutto questo ti appartiene ed è dentro di te.”

Questa è l’affannosa ricerca che ognuno fa con sofferenza, durante la vita. Egli è solo nella sua povera esistenza per trovare infine solo il pianto e quella lacrima nuda che scende da sola. È come se dietro a questa lacrima uscisse la vostra anima; il vostro spirito si confonde ed esce, si perde nell’inutile disperazione del vostro intimo.

Ma se voi avete la coscienza di una conoscenza spirituale intima dentro di voi, ella si rafforza e crea e rafforza quello spirito che esplode con tanta luminosità al di fuori del vostro corpo, una luminosità che tanti veggenti chiamano aurea.

Ma quest’aurea che esce dal vostro intimo si ripercuote e cresce, e cresce inesauribilmente quando in voi c’è un amore profondo e questo va oltre i confini di tutto l’esistente cosmo, nell’infinito! Si disperde in tutta la sua creazione ed abbraccia tutto ciò che gli appartiene. Ecco che allora, per questa esplosione d’amore che può nascere da dentro al fuori di voi, del vostro essere, l’estasi si fa sentire.

È la grande vittoria della vostra dualità, la vittoria del richiamo alla terra, ché l’anima, imprigionata da questo misero corpo, volutamente prigioniera, si lascia prendere dall’attrazione terrena. Da questo corpo ella subisce le più grandi umiliazioni, soggetta, affinché un giorno, libera, potrà esplodere nell’infinito spazio e potrà così urlare: “Io sono libera!”

Ahimè, in questa grande libertà voi vedrete la vostra luce e non potrete così più gridare: “Dio, Dio dove sei? Dove sei che io non Ti sento?” Ma Dio vi avvolge, Dio è intorno a voi, ovunque intorno a voi, davanti a voi, allora dovete dire: “io vibro dentro Dio, io vivo in Dio, io respiro dentro Dio, io parlo e quando parlo, parlo con Dio e quando penso, io penso insieme a Dio!”

Ecco perché ogni vostra azione non verrà distrutta fino a quando la vostra anima sarà libera e tutto il vostro passato di vita dopo vita sarà libero da ogni rimpianto. Ecco perché nell’estasi infinita, tutto vi avvolge con questa grande gioia. non è altro che la presenza di Dio dentro di voi.

Figli Miei, non è così impossibile la ricerca, non è così impossibile poter dire: “Io vivo!” Non è così impossibile dire: “Io sono cosciente della mia vita.” E questa conoscenza non studiata, non letta, ma nata dalla Sorgente divina che è dentro ogni essere umano, essa sarà rivelatrice di ogni Verità che voi cercherete.

E allora scuotete pure le vostre palpebre, aprite gli occhi affinché possiate dire: “Dio, io vedo! Oh, Signore, io parlo!” E quando sentirete quel fuoco interno dentro di voi, ripetete in silenzio, affinché nessuno vi senta: “Questo è il calore del mio Creatore!”

(Il Maestro 1.10.89)

“Nell’anima in sé c'è lo spirito che è il centro, poi l’anima che lo avvolge, e poi l’aurea che lo difende. Fanno tre parti insieme, come fanno parte nella stessa misura il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Anche questo si ripercuote sempre in tre. Lo spirito, il sacro spirito che deve essere inviolato, è protetto dall’anima; a sua volta l’anima, che è sacra perché avvolge lo spirito, ci vuole un qualcosa che la protegga, è l’aurea.

La sua funzionalità è così composta: spirito, anima e aurea. Perciò, ogni dialogo, ogni percezione, ogni vibrazione che viene data, sia all’esterno oppure detta a parole da ognuno di voi, è l’aurea che ne percepisce ogni vibrazione, anche negativa, l’assorbe e la distoglie. A sua volta, immediatamente, manda impulsi all’anima, che l’anima trasmette allo spirito. Lo spirito, che è intelligenza pura, ritrasmette rispondendo all’anima, la quale ritrasmette all’aurea, e l’aurea è quella che vi risponde, molte volte tramite il corpo, la parola del corpo.

Come si allontana lo spirito, si allontana l’anima, ma allontanarsi dal corpo è molto pericoloso, perciò immediatamente l’aurea fa parte e da protezione al vostro corpo. Al di fuori dell’aurea si espande l’anima, e lo spirito, liberato da questi due gusci, anzi tre: corpo, aurea e anima… lo spirito si espande e va a trovare la sua origine, i suoi posti.

Un giorni vi fu detto che un grosso diamante tuffato nel fango, non per questo perde il suo valore o la sua lucentezza. E così, l’anima non potrà mai macchiarsi, come non potrà mai macchiarsi lo spirito. È l’aurea che tutto assorbe, digerisce e purifica. Lo spirito può lasciare il corpo, ma sempre in protezione dell’aurea e dell’anima, perché l’anima si apre lasciando spaziare lo spirito. Mentre l’aurea si allarga e fa da protezione al corpo, affinché questo non muoia, l’anima si allarga e va al di fuori dell’aurea. Lo spirito, come un guscio aperto, prende e va libero e indisturbato, intoccabile. Si può allargare per tutto l’infinito, poi rientra e l’anima lo riavvolge; e lo spirito, che è rientrato in sé viene protetto dal corpo e dall’aurea; per meglio dire, l’aurea parte dall’anima e poi esce e avvolge il corpo.

L’aurea è il riflesso e lo specchio dell’anima. Quando noi percepiamo una persona e la sentiamo buona, percepiamo la sua aurea. È l’aurea che trasmette impulsi positivi al vostro essere, ecco perché tante volte, persone con le quali vi sentite a disagio, dite di averle percepite; no, è l’aurea che percepisce a voi tramite gli impulsi che ella riceve.

Ti porterò un esempio: se voi prendete una lampada, al di fuori c’è il vetro. Fate conto che il vetro sia l’aurea. Gli spinotti che esistono dentro la lampada, fate conto che siano l’anima, ma la luce che essa emana, è lo spirito. È lo spirito che si espande al momento opportuno. Esso si accende dando luce a questi spinotti e rendendo incandescente e luminoso anche il vetro della lampada. Perciò voi dite: “Questa lampada che luce dà!” E così è il corpo umano, tutto è sempre composto in tre fasi. Perciò come vedete, lo spirito può illuminare tutto dando una luce grande, illuminando prima quella che fa funzione di anima, e poi l’aurea, che non sarebbe altro che il vetro della lampada, poiché lo spirito rimane racchiuso dentro di sé.

Quando un corpo tante volte si ammala, l’aurea cambia di colore. Ma perché il corpo si ammala? L’aurea non subisce negatività di malattia alcuna, ma è solamente il dolore causato dall’essere fisico o corpo terreno che ha fatto un qualcosa che non doveva. Immediatamente nasce un forte disagio all’aurea che avvolge questo corpo, poiché immediatamente cambia di colore. Allora tante volte il corpo si ammala, non per malattia, ma per dispiaceri. Perciò molte volte un corpo che si ammala non è solamente perché ha fatto qualcosa di brutto, ma perché, anche, può ricevere dispiaceri. Per il forte dolore, perché l’aurea ne fa da filtro, non regge, viene letteralmente squilibrata nel suo insieme e il corpo si ammala.

Quando il nostro corpo è ammalato, in fondo, anche la nostra anima è ammalata. È tutta una sofferenza. Se voi fate del male, sentite rimorso dentro di voi. Molte volte vi accade di avere malessere, di avere qualcosa che vi turba, non vi fa mangiare, non vi fa dormire. Non sempre però la causa è un male che avete fatto voi, tante volte vi viene inviato, un male; feriti, voi subite un grosso dispiacere e tutto il resto avviene da sé.

Vedi lo spirito, in contemplazione, poiché tutta la creazione è contemplazione. Dio Padre è contemplazione, Dio Figlio è contemplazione, lo Spirito Santo è contemplazione, ogni spirito dentro di voi è contemplazione, altrimenti quest’unione non potrebbe esistere. Perciò lo spirito è nato nella contemplazione. Lo spirito, soggiogato a vivere dentro di te, per tutto ciò che sbagli e fai male, soffre, perché tu gli togli la contemplazione da Dio.

Se tu potessi vivere in contemplazione, non ti accorgeresti di sentire lo spirito e non lo sentiresti, perché tu stessa sei spirito. La voce che tu hai emanato, anche se comandata dal cervello, parte dal tuo spirito, perciò non ti accorgeresti nemmeno di sentire lo spirito, perché tu stessa sei spirito.”

(Luigi 18.1.89)

“Sapete che la cosa che fa innalzare la nostra anima al di sopra del nostro corpo, non è altro che la spirale, l’evoluzione, se ci fosse Elio Spinelli direbbe il Kundalini! È questo Kundalini che vibra intorno alla nostra colonna vertebrale ed esce qui, dalla bocca di Dio, dalla ghiandola pineale: gli indiani la chiamavano la bocca di Dio. Esce questo Kundalini, ha una forma a spirale ed esce appena una piccola punta, una piccola punta, attenzione! Perché non può oltrepassare, non più di tanto, la grandezza della vostra aurea; se la punta della spirale oltrepassasse la vostra aurea, sarebbe finita la vostra vita.

Chi dà l’aurea intorno al vostro corpo? Non è altro che la spirale. La punta della spirale che esce dalla vostra ghiandola pineale, emette colore e raggio di luce da formare il colore che appartiene alla vostra evoluzione. L’aurea è così, di circa 4-5 palmi, non di più, come io vedo ora in voi, non più di tanto. Il Kundalini non può uscire più di tanto poiché si scioglierebbe, avrebbe fine la nostra vita: tutto uscirebbe, perché l’aurea è legata all’anima, è legata all’evoluzione, è legata al nostro modo di vivere e di essere. Pensate quanto è bello e quanto è grande tutto questo! Perciò io vedo l’evoluzione della persona dall’aurea che ha, la prima cosa che guardo è subito l’aurea, perché? Vedo subito chi ho davanti!”

(Neri, approfondimento 26.3.86, pag 7)

“Dice Il Maestro: “se non avessero avuto un briciolo di veggenza, nessuno si sarebbe mai risvegliato per prendere conoscenza. E proprio per questa piccola veggenza che ognuno aveva, poteva dialogare col proprio spirito, con lo spirito Guida. La sua luce cominciò ad espandersi e ad uscire dal proprio corpo: ecco, era nata l’aurea, quell’aurea che oggi solo i veggenti possono vedere e riconoscere.”

L'aurea è la luce dell'anima, dunque, e il suo colore è in rapporto all’evoluzione della persona. Pensate, prima, all'inizio, l'essere umano non era cosciente di avere un'anima, poi viene a conoscenza di averla, poi viene a conoscenza di avere un corpo, poi alla fine quando prende tutte queste conoscenze, comincia ad espandere luce, ha un'aurea.... L'aurea: sono sette colori, come i nostri sette piani evolutivi, il veggente la vede intorno alla persona, la può classificare se è una persona buona o cattiva, se è evoluta. Perciò l'aurea che ognuno di noi ha intorno a sé fa parte della sua evoluzione personale. E se col suo libero arbitrio commette un errore, l'aurea si ferma, si blocca, rimane al punto in cui era quando lui fa questa brutta azione. Ma se conduce una vita in questa maniera, certamente non è nemmeno evoluto. Se lo fosse agirebbe diversamente.

La persona evoluta -che ha un'aurea piuttosto brillante- non fa del male. La veggenza per vedere l'aurea ce l'hanno pochi, quelli già distaccati, ma nel futuro tutti acquisteranno veggenza perché la veggenza va in base all'evoluzione. Mentre prima era una necessità per fare evoluzione (la veggenza), oggi, ce l’ha solamente chi ha fatto evoluzione o chi per lo meno è ad un certo grado evolutivo!

Cosa è successo? E' successo che l'uomo ha trascurato la parte spirituale. Tanto è vero che, come parte spirituale ce n'è tanta meno oggi, anche se oggi c'è di più una ricerca spirituale. Però, come spiritualità ce n'è di meno oggi che non tanto tempo fa. Così l'uomo ha perso la veggenza. E come può riacquistarla? Rifacendo evoluzione, cioè ricominciando ad andare a ritroso, staccandosi da tutte le cose che lo tengono fermo sulla terra: non essere più attaccato alle auto, ai vestiti, ai gioielli, alla lussuria, a tutto questo. Staccandosi, l'uomo ricomincia a purificarsi”

 

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