L’esperienza attraverso l’espansione della coscienza umana

L’esperienza attraverso l’espansione della coscienza umana

Abbiamo spesso in noi una domanda: Vivere quello che accade o trovare l’alternativa ? Non è semplice sentirsi nel giusto quando in una qualsiasi situazione dobbiamo decidere all’istante cosa fare, possiamo non avere tempo, possiamo non essere lucidi per via del fatto stesso, che pone in noi un dilemma molto grande. Quando siamo davanti a queste situazioni siamo in pochi istanti bloccati o agiamo in modo non corretto rispetto a quello che si propone per noi. In quel momento possiamo non essere noi a decidere direttamente, perché non sempre le cose accadono e noi siamo gli artefici della cosa, diciamo che possiamo definirli imprevisti genericamente.

L’esperienza attraverso l’espansione di coscienza è semplicemente un permettere l’evento che stiamo vivendo, un ampliarne la conoscenza stessa senza esserne schiacciati e averne un beneficio per noi dopo. Non è semplice comprendere una visione di questo tipo perché siamo abituati spesso a dover vivere secondo progetti interiori troppo radicati in noi. Inoltre abbiamo fattori esterni che plasmano la nostra persona sulla base di quello che ci viene insegnato e che a nostra volta apprendiamo facendo nostro questo modo di vivere e d’essere. In questo si mostra come nel nascere consapevoli e puri, aperti a tutto e tutte le esperienze ci si ritrovi in modo molto comune a non esserlo davvero e questo diventa un “peso” quando siamo di fronte a situazioni che ci mettono in bilico, nel dolore, o semplicemente portano a dover vivere in modo obbligato la situazione stessa senza darci la possibilità di evitarla. Allora in quei momenti siamo destabilizzati e impauriti, freddi e immobili, avendo a seguire tutte le reazioni che non sempre sono idonee a noi.
Pertanto ritrovare una consapevolezza interiore mette noi nella condizione di poter vivere la vita in modo migliore. La coscienza umana non è limite e non vive in uno spazio circoscritto, si espande all’infinito e sapendo questo abbiamo chiaro come noi stessi limitiamo la nostra vita e il nostro apprendere, che in teoria sarebbe la crescita vera per noi. Diventa un apprendere attraverso l’esperienza ma non intensa come un riporre semplicemente nella nostra memoria un fatto che abbiamo vissuto e rimuoverlo se non è stato bello o se doloroso, per poi avere solo il semplice ricordo per quello che la sensazione di ci lascia di esso. E’ in questo caso che possiamo andare ad analizzare cosa sia l’esperienza attraverso l’espansione della coscienza umana. Partiamo dal un presupposto come detto prima: la coscienza umana è illimitata e illimitante per noi, ci mette in una posizione non ferma interiormente ma infinita. Come tale quando siamo consapevoli di questo possiamo vivere le esperienze in modo diverso e farne un apprendimento che porta noi a elevarci verso la pace e il benessere interiore senza mai farci sentire inadeguati e sofferenti, oltre al tempo che permette naturalmente la metabolizzazione dell’evento che viviamo.

Ad ogni fatto che ci si propone andremo a viverlo senza pensare a tutte le varianti per non farlo; spesso cerchiamo la via di fuga ma non sempre esiste. Ci troveremo inizialmente a essere nelle stesse sensazioni che abbiamo sempre avuto, ma se per un istante forziamo la sensazione  e andiamo verso la cosa (inteso come evento o problema ecc.) comprenderemo che sono semplici sensazioni e non il nostro vero modo di vivere le cose in tutta la sua totalità (sensazio ed emozioni non compongono totalmente quello che in noi vive, abbiamo, una ragione e una razionalità ) . Ma in questo si deve mettere l’intento vero e non far vincere le paure che ci hanno sempre condizionato. Una volta che saremo al culmine dell’evento avremo una sensazione molto diversa, perché saremo proiettati verso l’esperienza della cosa e spesso questo non si svela all’istante, ma se rimaniamo fermi su cosa che debba darci  quello che stiamo vivendo, quindi un aspetto sempre positivo e di espansione (dobbiamo mettere una direzione in noi che deve tendere al positivo ) noteremo come nel tempo le parti peggiori non saranno predominanti in noi, ma sarà la parte migliore a vivere in noi . Questo richiede inizialmente un sforzo per decondizionare la nostra mente da schemi ormai radicati nella nostra mente, che sono di fatto il limite di espansione che abbiamo, come tale la nostra coscienza deve ritrovare quella evoluzione naturale che va oltre al “confine”, che si apre senza dire “no” e che porta a noi il benessere e ci fa crescere interiormente verso una vera evoluzione.

Bisogna per essere corretti inserire in questa espansione volta a farci conoscere quanto siamo grandiosi in noi, anche quelle esperienza traumatiche che a volte siamo costretti a vivere: la morte improvvisa di una persona cara, o un amore che finisce, che sono a livello emozionale per noi molto dolorosi e che spesso lasciamo strascichi non semplici da superare. In questi casi e non si può dirne il contrario, gioca un fattore predominate quello che in pregresso avremo sviluppato in occasioni meno complesse. Dobbiamo ricordare innanzi tutto che noi anche se non sembra abbiamo risorse infinite nel nostro essere e quello che immaginiamo di non poter superare è solo un limite che la mente ci dice e non la verità che in noi risiede come esseri umani. Fermo restando che si potrebbe asserire che tutto sia relativo e che vari da persona a persona esiste sempre un soglia che si può abbattere in noi e questo non va mai dimenticato, come non si deve dimenticare che la proiezione positiva discrea sempre quella negativa. Un grande sforzo che diviene una grande forza per noi ,  che possiamo ottenere per poter oltrepassare anche questi fatti molto dolorosi.
Quando determinate situazioni accadono siamo portati a vedere la circostanza come una fine e nella nostra mente si crea come una “gabbia” dove noi rimaniamo intrappolati, colmi di dolore e sensazioni negative, emozioni forti, non riusciamo a vedere oltre alla cosa, ci sentiamo sconfitti e impotenti , perché in realtà non possiamo fare nulla e questo non lo si può in alcuni casi cambiare. Allora possiamo per essere nella condizione di non soccombere a questo e non fare totalmente affidamento al tempo che umanamente aiuta a lenire in noi questi momenti, iniziare a vedere non il fatto stesso che rimane immodificabile ma cosa di bello potrebbe darci, non idealizzando la cosa, ma espandendoci verso il pensiero positivo permettendo alla nostra coscienza di allargarsi verso la luce . Detta così non rimane semplice , ma semplificando al massimo possiamo immaginare come senza farci domande che non troverebbero risposte, perché quello che abbiamo o stiamo vivendo non lo si modifica e, tanto meno se ci raccontiamo nella mente un qualcosa per farci sentire meglio non avremo l’esperienza positiva ma ci ritroveremo con un dramma che non da nulla se non  ricordi di dolore e negatività. Quindi dobbiamo rimanere saldi nel pensare positivo, vedere oltre al fatto e lasciare che l’espansione sveli l’esperienza che ci darà il senso vero della cosa e, che in un tempo postumo darà la vera risposta perché sia accaduto questo,  come questo in realtà lascia il fatto stesso e, spesso tutto quello che pensiamo inizialmente in queste cose diventa il contrario. Perché quando l’esperienza è completa e totale resta solo il lato migliore e tutto prende una luce diversa in quel momento. E’ come se annullasse una parte del brutto della cosa che abbiamo vissuto. In quel momento comprendiamo come ci siamo espansi “oltre” e solamente verso il bene e l’amore e tutto si mostri come una esperienza positiva, senza ovviamente dire che sia bello vivere certe situazioni che sarebbe impossibile come cosa, ma non ci leggeremo al disagio del fatto vissuto come un peso che dobbiamo sopportare lo lasceremo cadere e potremo ricordarlo senza cadere nelle stesse sensazioni e emozioni dolore , non avremo creato un punto irrisolto in noi avremo completato l’esperienza della cosa facendola emergere nel suo unico lato utile: il nostro stare bene sempre e comunque.

Tutto questo richiede come detto prima una ricerca interiore, che se riconosciamo come utile per via dei nostri limiti, possiamo coltivare iniziando da cose molto più semplici e pensando che in diverse discipline che contemplano la meditazione e come tale espandono la nostra coscienza  e, portano alla consapevolezza, possano darci una possibilità nella vita per essere felici e combattivi. E in questo le possibilità sono molte, pensiamo che non dobbiamo mai mollare, pensiamo semplicemente che l’esperienza se vissuta nella sua totalità dona a noi un presupposto vero di crescita ponendo nel futuro una garanzia, perché se nel presente non limitiamo noi stessi nel futuro non troviamo la via di fuga, ma solo una realtà ben consolidata di quello che abbiamo raggiunto. E nel passato se vogliamo precisare, non viviamo come se  fosse una realtà che limita in noi il nostro crescere perché legati a drammi e dolori, e come tale pensiamo che siamo l’unica visione che conosciamo, anzi avremo la grande possibilità di vere altro : l’esperienza che si muta in positivo di un vivere presente . In questo comprenderemo come la nostra coscienza e noi in tutta la nostra grandiosità non abbiamo limiti, ma solamente una grande opportunità che la vita ci riserva in ogni istante.

 

L'esperienza attraverso l'espansione della coscienza umana

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