La ricerca dell’amore ci evolve

La ricerca dell’amore ci evolve

La ricerca dell’amore ci evolve

07/06/2021 0 Di Manisha

Quando si parla di amore puro essenziale che non chiede nulla in cambio, non si intende affatto di accettare qualunque relazione o qualunque cosa nella relazione in un completo autosacrificio dei propri bisogni, cosa che reputo insana e sconsigliabile.
Non si capisce come dovrebbe aprirsi il cuore nella privazione, nell’autosacrificio o nella mortificazione che lo hanno chiuso nell’infanzia, quando invece si apre nella gioia e nella pienezza che sono la sua vera natura.

L’Amore Essenziale non ha a che fare con la relazione, ma ė uno stato interiore inerente l’ Essenza di tutto ciò che ė.
Chi lo esperisce lo sente sempre in tutto e verso tutto, incondizionato ed impersonale.

Quando nella relazione sentiamo l’amore e dimentichiamo noi stessi é perché per un attimo c’ė silenzio nella mente e sentiamo solo lo stato estatico dell’unione di due individualità in un unico Sé.
Infatti non esistono due Sé, ma Uno, ove le individualità sono raggi di un unico sole, cellule di un solo corpo.
Una madre spesso sente questa unità e amore guardando il figlioletto e per esso spesso dimentica sé stessa nella gioia dell’unione.

Quando amiamo qualcuno ė l’amore che si unisce a sé stesso attraverso due individualità ė un riconoscimento, non ci sono due amori, ma Uno.

La relazione nasce dal bisogno di unione e di amore che dipende in parte dai vuoti lasciati in noi dalla nostra infanzia, ma origina dall’esigenza dell’ individualità egoica di ritrovare la sua pienezza nell’unità essenziale sorpassando i propri limiti o confini che lo separano illusoriamente dal tutto.
Non possiamo trovare l’unione vera tra due rami dello stesso albero attraverso l’ aria che li separa, ma allargandoci nel tronco che li unisce in un solo essere.

Non può esserci soddisfazione completa dell’amore tra due esseri, se non nella loro unione nell’identità Una.

La relazione esteriore tra due umani ė naturale, necessaria e molto utile.
Abbiamo bisogno di trovare qualcuno che per sua natura sia molto allineato con noi, ci veda, ci riconosca e ci ami per ciò che siamo davvero, toccandoci il cuore e permettendoci di aprirlo.
Una sana relazione d’amore può guarire molto le nostre ferite e permetterci di ampliare il cuore, benché per trovare una totale soddisfazione il cuore necessiti di rivolgersi all’interno.
La relazione d’amore ci mette di fronte a noi stessi, alle nostre parti, ai nostri limiti e a tutto ciò che ci impedisce di aprire il cuore integralmente e per la sua difficoltà, col tempo, ci spinge a prendere una consapevolezza sempre più profonda di ciò che siamo veramente fino ad indurci per necessità di evitare e sorpassare il vuoto, a trovarsi dentro in una Unità a cui nulla manca.

La ricerca dell’amore ci evolve lentamente, naturalmente e spontaneamente dall’umanità alla superumanità.

L’amore incondizionato ed essenziale appare inumano e fuori portata solo se ce lo imponiamo prima di arrivarci naturalmente con gioia.

Sarebbe assurdo per il seme di un fiore pretendere di sbocciare dentro alla terra, ma col tempo che ci vuole, seguendo la spinta più intima a manifestarsi in tutta la sua perfezione, naturalmente un giorno sboccerà nella luce.

Manisha

 

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