Il sentiero intellettuale della realizzazione di DIO......6...3...15

La discriminazione, ovvero il potere dell'intelletto, è il veicolo che consente all'uomo di avanzare sul sentiero della conoscenza. Il metodo intellettuale della realizzazione di DIO è quello della conoscenza. Su questo sentiero è principalmente l'intelletto che agisce; qui non hanno posto i metodi usati sul sentiero emozionale, sul sentiero della percezione meccanica o su quello filosofico della realizzazione.

Su questo sentiero ogni cosa deve essere realizzata e compresa mediante la discriminazione basata sulla logica; ogni cosa deve essere esatta e precisa; l'intelletto deve essere estremamente sveglio. Questo è un sentiero di realizzazione molto delicato. Su questo sentiero è necessario percorrere tre tappe.

La prima consiste nell'ascoltare ciò che un uomo realizzato, che ha percorso questo sentiero, dice sulla natura della vita. Si deve scavare profondamente nella natura dell'esperienza del mondo. Ciò che un'anima realizzata ci dice è che la creazione è peritura, che ogni cosa è in continuo mutamento, che la creazione manifestata delle forme e dei fenomeni è vincolata dal tempo, dallo spazio, dalle causalità ed è l'aspetto perituro della vita. Questa discriminazione rappresenta la seconda tappa. La terza tappa consiste nell'assimilare questo principio e nel portarlo nella vera pratica.. Noi chiamiamo questo stato; esistenza fenomenica.

Così è chiaro che la completa realizzazione di Dio non è possibile mediante il solo processo della discriminazione intellettuale e dalla conoscenza, senza la reale esperienza dell'Essere trascendentale. Quelli che tentano di seguire il sentiero della realizzazione intellettuale mediante la lettura dei libri, rimangono nel campo della creazione artificiosa di uno stato d'animo, senza la gioia della coscienza di beatitudine, la più grande benedizione della realizzazione di Dio.

Sia questo scritto, che quello del sentiero del cuore, è stato tratto dal libro: La Scienza dell'essere e l'Arte di vivere, di Maharishi Mahesh yogi. edizioni astrolabio.

marinella....{#emotions_dlg.big-hug}

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Messaggio ricevuto 19 marzo 2008

PERCHE' LE PERSONE NON USANO L'INTELLETTO?

Potrei dirti che è perchè non lo sono dolce Marea, ma così proprio così non è.

E' perchè si fa fatica: è meglio che lo usa la cartomante, l'indovino, la vicina di casa molto generosa...

Lo usino gli altri per te perchè loro già ce l'hanno ed è quasi normale per te aspettarti un loro samaritano aiuto.

La verità è: Voia de lauraa saltem adosso.

(19.03.2008, Laghetto di Borima)

Care amiche dopo aver ricevuto questo meraviglioso messaggio in occasione della Festa del Padre Celeste ho compreso una bella realtà:
secondo me l'intelletto l'abbiamo tutte/i quello che manca è la voglia di usarlo.

Noi ne abbiamo e tanta, e voglio mettere in moto del tutto il motore....

Tanti baci,

Marea

DISCERNIMENTO

Grazie Viramo per i semi che generosamente getti in questo FORUM

Ho letto attentamente il sentiero dell’intelletto, dopo aver fatto la medesima cosa con il sentiero del cuore, e devo onestamente dirti che non tutto capisco.

Però, usando l’intelletto a braccetto con il cuore, ne ho intuito il senso e, per me naturalmente, ciò che scrivi è vero.

Con parole semplici dirò che, non basta un cuore empatico e aperto per agire bene. Questo cuore deve essere supportato dall’intelletto e dalle esperienze dirette. Tutto questo ci porta ad acquisire il discernimento.

Il discernimento è un dono fondamentale che ci permette di cambiare le cose che possiamo cambiare, di accettare quelle che non si possono cambiare e quindi discernere le une dalle altre.

Spero di aver compreso correttamente e mi piacerebbe sentire la tua opinione e anche il pensiero degli altri utenti del forum.
Namaste NORINELLA

Cuore e Intelletto

Ciao Nori,

secondo me i due post inseriti da Viramo e relativi ai sentieri del cuore e dell'intelletto, andrebbero messi in sequenza e non così separati.

Devo dire che in un primo tempo ho cercato di trovare un commento che potesse illustrare l'importanza dell'uso dell'intelletto.
Mi è stato finora difficile perchè, messo così il post, ho interpretato l'intelletto come un qualcosa che lavora per conto suo, mentre ci viene insegnato che, associato al cuore, può agire al meglio per donare nel modo più giusto.
Mi sono creata, insomma, un po' di confusione!

Oggi più di ieri capisco bene il concetto, infatti il mio cuore mi dice: telefona a quella persona che tu sai così approfitterai dell'occasione per trasmetterle un po' della conoscenza acquisita.
L'intelletto di contro mi frena e risponde al cuore dicendo: invece dovrai moderare la voglia di dare (nel senso di trasmettere conoscenza a tutti i costi) e offrire solo la tua disponobilità per fare per lei quello che ti è possibile fare, altrimenti l'allontanerai .
Così l'associazione Cuore-Intelletto lavora alla grande!

La confusione da me creata mi fa rendere cosciente di come io ragioni ancora a compartimenti stagni:
qesto è il cuore. Questo è l'intelletto. Imparerò ad essere più elastica, anche questo è scuola!!

Buona giornata a tutti

Ale

INTELLETTO

Ciao Ale,

Vorrei cercare di comprendere meglio il tuo dilemma che, magari, può essere anche il mio.
Anch'io penso che l'intelletto e il cuore debbano agire all'unisono, visto che devono andare a braccetto ma, ogni tanto, confondo l'intelletto con la mente.

Adesso ti trascrivo quello che abbiamo letto sui Sette doni della Spirito Santo riguardo l'intelletto e poi Viramo ci darà sicuramente una mano per dipanare la matassa.

INTELLETTO

L'intelletto è una luce soprannaturale, che illumina l'occhio dell'anima fortificandola e donandole una più estesa vista sulle cose divine.

L'intelligenza ci fa apparire le cose spirituali come nuda Verità (S.Tommaso).
Si rivela la bellezza piena d'incanto dei misteri di Dio ed appaiono armonie nuove che portano ad una dolcezza infinita.
Tutto sembra nuovo all'anima, la Verità è colta in maniera più completa.

La condizione indispensabile per il dono dell'intelletto è la purezza di cuore : un cuore puro è un cuore sincero, limpido, leale, trasparente, libero da ogni male.

"Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti ed agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli." (Mt.5,8).

Bisogna essere piccoli, lasciarsi purificare, spogliarsi di tutto, anche delle certezze più assolute.

Il dono dell'intelletto dona all'anima una conoscenza profonda della propria vita, le fa capire i disegni di Dio facendola raggiungere lo scopo della sua esistenza.

Ecco, cosa ne pensi ? Più la leggo e più mi si svelano significati che prima avevo sorvolato.

Buona gionata anche a te

NORINELLA

Intelletto o mente?

Carissima Nori,
ti spiego quello che penso di aver capito.

Il dono dell'intelletto, in quanto tale, deve considerarsi una qualità dell'anima, se così si può dire.
Quando non uso questo dono e faccio intervenire al suo posto la mente, ecco che in me noto una
stonatura che non mi fa sentire tranquilla. Quando invece è l'intelletto ad agire, capisco nel profondo,
perchè colgo una specie di pace, che quella è la cosa giusta da fare.

Non vorrei fare troppa confusione ancora, ma è così che oggi ho sentito.

Mi daresti un tuo parere? Intelletto e buon senso non sono la stessa cosa?

Ciao, ciao Ale

Grazie

Grazie per aver riesumato questo post!

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