IL “ Piacere dell'onesta” ......Luigi Pirandello..

 

IL “ Piacere dell'onesta” ......Luigi Pirandello...

 

Il limite tra l’inconsapevolezza di capire o il fingere di non capire è davvero impercettibile,

 

Nozze truccate: così Pirandello fa cadere la maschera

 

Il protagonista de Il piacere dell' onestà è un personaggio emblematico del teatro di Luigi Pirandello. Baldovino, uomo dal passato non limpido che ha vissuto di « risorse equivoche » , accetta di diventare il marito di Agata, una giovane donna che aspetta un figlio da un uomo sposato, un marchese.

Baldovino accetta così d' essere il personaggio maschera di un' esistenza che si strappa dalla propria realtà per vivere in quella che gli altri vogliono. Ma dal momento in cui decide di portare la maschera dell'onestà, Baldovino non viene più a patti con la sua coscienza, diventa intransigentemente onesto, imponendo di stare al gioco anche a coloro che l'hanno spinto nell' intrigo di un matrimonio di facciata: « onesto io, ... onesti tutti! » .

Rispetterà le regole di questo matrimonio « falso » fino a che, malgrado le trappole tesegli dal marchese, cederà ai sentimenti, al magmatico fluire della vita che lo costringerà a gettare la maschera e ad essere se stesso, un se stesso diverso da prima che troverà al suo fianco la giovane moglie.

 

Messo alle strette nella manovra estrema di farlo contravvenire alle proprie responsabilità, Angelo Baldovino continua a mantenere intatta la propria "maschera" di uomo onesto, finendo così per mettere spietatamente a nudo la disonestà di tutti gli altri.

 

Una pseudo legittima unione, quella che Pirandello usa per dimostrare come l'essere e l'apparire siano in realtà categorie senza alcun valore, frutto unicamente delle convenzioni e del conformismo della società.

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Così avviene nei tre atti del Piacere dell’onestà. Il Pirandello vi rappresenta un uomo che vive la vita pensata, la vita come programma, la vita come « pura forma »

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onestà spirituale

 

Mano a mano  che la nostra consapevolezza cresce, sviluppiamo una sorta di onestà spirituale. Iniziamo ad essere pronti a riconoscere il fatto di aver creato noi i blocchi nella nostra consapevolezza che ci impediscono di ottenere tutto ciò che più desideriamo.

C’è una differenza significativa tra onestà spirituale, che dice “ho inavvertitamente creato qualcosa che non voglio”, e la forma di onestà conosciuta nel mondo. Le figure d’autorità credono negli errori. La loro versione dell’onestà è: “Ammettilo, hai sbagliato”. Cercano di imporre il senso di colpa come punizione degli errori. Il vero ricercatore spirituale desidera vedere il quadro generale. Desidera credere di non aver mai commesso errori, che tutti i valori e le esperienze passate siano il fondamento su cui costruire la coscienza cosmica.

Dobbiamo percorrere tutto un processo di apprendimento per scoprire come creare in noi la gioia, piuttosto che farcela servire su un piatto d’argento da qualche guru. L’onestà spirituale significa semplicemente riconoscere che si tratta di un processo. Si tratta di una crescita. La crescita implica l’eliminazione di ciò che non funziona più e la sua sostituzione con ciò che funziona. Nessun senso di colpa, solo pulizie di primavera.

“La coscienza viene dall’esperienza. L’esperienza viene dall’incoscienza”. Ovviamente, nulla nella vita è un errore. Tutto avviene per insegnarci la saggezza.

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IL RISVEGLIO DELL'IO SPIRITUALE PER DOMINARE LA MATERIA......................

La via maestra per raggiungere la padronanza di sè si dice sia quella  di risvegliare la parte divina che è in ogni uomo.

Dormiente, in verità non è l'Io spirituale ma l'uomo che non è ancora cosciente, dormiente, che vive senza rendersi conto di questa divina potenza nascosta dietro le fitte bende dell'ignoranza, dell'indolenza e dell'incoscienza.

Quando l'Io spirituale prenderà il controllo dei suoi strumenti che sono il corpo mentale, emotivo e fisico- eterico, che conpongono la personalità, che è la maschera dietro la quale Egli si cela, allora la padronanza sarà un fatto REALIZZATO.

LAVORIAMO PER DENUDARCI DI TUTTE QUELLE MASCHERE CHE, ANCHE A NOSTRA INSAPUTA, VIVONO UNA LORO REALTA',  E NON CI  PERMETTONO DI SVELARCI... A NOI STESSI. .

 

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(Nessun oggetto)

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