L’importanza di conoscere se stessi.
Aprile 24, 2020 /
Poche persone hanno saputo interpretare correttamente questa formula o Massima di Talo da Mileto, scritta nel frontespizio del Tempio dell’Oracolo di DELFO. Chi è questo “se stesso” che dobbiamo conoscere? Ci sono per caso aspetti del nostro essere che ignoriamo? Si tenta di conoscere il proprio carattere, le proprie debolezze, i propri difetti e qualità?…. Evidentemente, no. Si tratta di qualcosa di molto più importante e profondo. La conoscenza della personalità e delle sue tendenze è importante, questo è chiaro, ma se conoscersi fosse unicamente questo. L’importanza di conoscere se stessi. I Saggi non avrebbero mai iscritto questo precetto sul frontespizio del Tempio. Questa conoscenza è anche necessaria, ma assolutamente insufficiente.
Conoscersi è molto di più, a sè stessi, è riconoscere il Vero Essere, quello che siamo realmente. Oltre qualsiasi speculazione intellettuale o razionale, oltre qualsiasi sospetto o supposizione. E’ conoscere la radice della nostra esistenza, il proposito fondamentale e la nostra eredità cosmica. E di questo ne sappiamo ben poco, o chissà, nulla.
Conoscersi a sè stesso è ritrovare tutte le Potenzialità e possibilità che come Figli di Dio abbiamo ereditato dal nostro Creatore. Riconoscersi In tutti i sensi ed in tutte le forme, approfondire la Radice del nostro Essere, nel Proposito della nostra esistenza. Frugare nelle cappe più profonde ed intime di noi stessi e vedere chi siamo realmente.
( L’importanza di conoscere se stessi).
IL RISVEGLIO DELL’INTELLIGENZA.
“Chi sono?… Da dove vengo?… verso dove vado?…Qual è il proposito della mia esistenza?… Che cosa ci faccio qui?”. Domande chiave nell’esistenza dell’uomo che sorgono come conseguenza del Risveglio dell’ intelligenza. Essendo un impulso naturale e coerente cercare di risponderle. E allora ci domandiamo… Perchè in questi momenti non sono cosciente del mio vero essere?, perchè o quale è la causa che mi fa vivere come un altro essere che non sono in realtà. ? ( le maschere, le apparenze che vogliamo mostrare ipocritamente per stare a galla nella società).
La risposta è semplice benchè complicata da capire. La risposta è che non siamo svegli ma sogniamo mentre siamo svegli. E perchè non stiamo svegli? realmente; perchè siamo sommersi in un profondo sonno ipnotico. La psicologia moderna afferma che utilizziamo solo tra un 3% e un 7% della nostra capacità cerebrale. E cosa c’è dell’altro 97% restante? Dov’è questo e cosa fa?
La cosa certa è che sta senza controllo della nostra volontà e relegato nella parte conosciuta e profonda denominata “inconscio“. Vediamo dunque che in principio solamente è una questione di ” assopimento interno”. Incredibile potenziale latente ma non manifesto. Tutti possediamo una enorme fortuna che non utilizziamo. E tuttavia, l’inconscio sta lì. Funzionando, lavorando nel nostro interno, nella nostra vita giornaliera. Ma sempre sotto la soglia del nostro piccolo cosciente, del nostro frazionato e limitato cosciente.
( L’importanza di conoscere se stessi)
L’INCONSCIO, IL COSCIENTE, IL SUPERCOSCIENTE.
L’infracosciente, l’inconscio, il cosciente, il supercosciente, tutti sono aspetti differenti di una stessa realtà mentale, umana e spirituale. Tutti essi agiscono simultaneamente nelle nostre vite in differenti livelli e forme. Ma l’uomo comune non ne sa niente. Nulla conosce di detta attività interna, e questo lo fa vulnerabile a qualunque impulso interno, a qualunque desiderio o tendenza incontrollata.
Supponiamo che un uomo con caratteristiche spirituali fosse ipnotizzato da un professionista, e gli fosse suggerito e ordinato di trasformarsi in un uomo malvagio. Realmente credete che quell’uomo farebbe del male a qualcuno? Assolutamente, no! Non potrebbe fare male a nessuno, perchè il piccolo cosciente, 3%, può essere ingannato, ma l‘inconscio, quella parte che è il riflesso di ciò che siamo, non può essere ingannato per farlo agire contro la sua realtà. L’inconscio sa perfettamente chi è , e cosa sta bene o male per sè e per gli altri.
( L’importanza di conoscere se stessi).
TUTTO CIO’ CHE APPARTIENE AL MONDO INCONSCIO.
. I rimorsi di coscienza, le intuizioni spontanee, gli impulsi incontrollati e senza causa apparente, tutto questo appartiene al mondo inconscio e sopra-cosciente. Solo investigando, approfondendo e meditando possiamo conoscere regolarmente quelle regioni. Dimensioni interne, che sono il nostro “impulso soggettivo“. La causa reale che ci fa essere ed agire come in qualunque momento e aspetto della nostra vita giornaliera.
E’ erroneo pensare che l’inconscio solo è attivo quando sogniamo o siamo incoscienti, poichè è vigile 24h su 24. lavorando senza sosta. La Mente e tutte le sue dimensioni è davvero un gran laboratorio elettronico, ed è il migliore strumento che possiede l’essere umano per vivere ed evolvere sotto le direttrici dell’anima,
( L’importanza di conoscere se stessi)
DIO CREO’ L’UOMO A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA..
Un giorno un discepolo di Confucio domandò al Maestro: …. ” Maestro, chi è Dio?”, e Confucio rispose: – e tu, chi sei? – e dopo aggiunse: ” Se neanche sai chi sei tu realmente, come pretendi di conoscere il tuo Creatore?”
Sagge e contundenti parole del Maestro, ma questa stessa massima la troviamo nella genesi dell’A.T. e si manifesta molto chiara questa premessa, quando dice: ” Dio creò l’uomo a Sua Immagine e Somiglianza“, perciò applicando la Legge Ermetica dell’analogia possiamo dire che conoscendo il figlio si conoscerà il Padre. Ma, chi è il figlio creato ad immagine e somiglianza di Dio? E’ la personalità con i suoi difetti ed attitudini? è il corpo fisico ed il suo genere? sono i desideri e le emozioni? Perchè parliamo dell’essere dell’essere umano come se realmente lo conoscessimo.
Che cosa è l’essenzialmente Divino dell’uomo?… Lo Spirito, questo è quello che è divino ed immortale nell’uomo; lo Spirito è l’aspetto superiore dell’Essere, è la scintilla divina derivata dal Gran Fuoco Creativo. Lo Spirito è quello che siamo veramente ed in ultima istanza, è per questo che siamo ad immagine e somiglianza di Dio, e lo spirito rimane sempre libero, puro e luminoso, oltre il tempo, lo spazio e la morte. Osiamo scoprirlo! Scoprire e manifestare questa verità, fare oggettivo quello che è latente, questo è il proposito spirituale dell’uomo fatto materia.
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